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Appello ai viaggiatori: “Stop ai voli non essenziali”, grande incertezza negli aeroporti

Arriva un importante appello rivolto ai viaggiatori, ovvero di mettere in pausa qualunque volo non sia strettamente essenziale a causa della incertezze che al momento coinvolgono anche gli aeroporti.

In diverse zone nel mondo si prendono nuove precauzioni mentre arrivano appelli che invitano a non abbassare la guardia nei prossimi mesi.

Stop ai voli non essenziali - Fonte AdobeStock
Stop ai voli non essenziali – Fonte AdobeStock

Nonostante al momento la situazione Covid sia più o meno sotto controllo – in Italia ad esempio continuano a scendere i casi negli ospedali – non si può ancora abbassare il livello di guardia e, anzi, si chiede ai cittadini di evitare il più possibile di prendere voli che non siano strettamente necessari.

Ci sono infatti ancora oggi alcuni elementi che preoccupano e senza dubbio la situazione negli aeroporti in tal senso è ancora quella più delicata da affrontare. Vediamo dunque com’è attualmente la situazione e se sono state prese ulteriori precauzione da parte dei governi.

Situazione Covid, l’allerta è ancora alta negli aeroporti

A ben tre anni dallo scoppio della pandemia, arrivano ancora numerosi appelli da parte del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la quale invita a non viaggiare a meno di necessità particolari per evitare di aumentare il numero di contagiati. Una richiesta che senza dubbio è stata presentata in seguito alla diffusione degli ultimi dati riguardanti la Cina, dove i casi sono nuovamente in aumento, ma soprattutto a causa della diffusione della variante Kraken – al momento predominante e oggetto di studio da parte delle autorità sanitarie.

Stop ai voli non essenziali - Fonte AdobeStock
Stop ai voli non essenziali – Fonte AdobeStock

Nonostante dunque quest’ultima non sia associata ad una forma grave di malattia, si teme che la nuova sottovariante possa contribuire all’aumento del numero dei casi a livello mondiale, per cui la soglia d’allerta resta ovviamente piuttosto alta. Proprio per questo alcuni governi hanno già preso importanti decisioni, come quella degli Stati Uniti di prolungare lo stato d’emergenza.

Tesa anche la situazione in Oriente, per cui la Cina ha risposto alle restrizioni che sono state imposte ai cittadini provenienti dal paese da parte di Corea del Sud e Giappone, sospendendo l’esenzione dal visto di transito per i cittadini di entrambi i paesi.

Per quanto riguarda l’Italia, come anticipato, al momento la curva dei contagi è in discesa e i dati in merito all’ospedalizzazione sono soddisfacenti, ma sarà necessario osservare l’andamento delle prossime due settimane – che secondo il presidente Fiaso Giovanni Migliore saranno decisive – prima di potersi pronunciare in qualsiasi senso. Le nuove varianti infatti, benché non comportino gravi sintomi, sono particolarmente contagiose a causa di una mutazione del virus che facilita il contagio anche nei soggetti che hanno sviluppato gli anticorpi grazie al vaccino o ad una precedente positività.