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Covid nuove varianti, nuovi sintomi ecco l’elenco

Varianti Covid - Fonte AdobeStock
Varianti Covid – Fonte AdobeStock

Nelle ultime settimane abbiamo sentito parlare di nuove varianti Covid, per cui è bene fare una lista dei nuovi sintomi riscontrati dagli esperti. 

É bene infatti conoscere fino in fondo la sintomatologia che può provocare in modo da poter correre immediatamente ai ripari in caso di contagio.

Prosegue la battaglia contro il Covid, dal momento che nelle ultime settimane abbiamo sentito spesso parlare delle nuove varianti in circolazione come la Gryphon e la Cerberus.

In tal senso è bene conoscere tutti i sintomi nuovi che si manifestano a causa di questi nuovi ceppi, in modo tale da non farci cogliere impreparati e riconoscere subito l’avvenuto contagio da Coronavirus.

Covid, tutti i nuovi sintomi provocati dalle varianti

L’attenzione degli esperti al momento è tutta concentrata sulle nuove varianti Covid, in particolare la Gryphon e la Cerberus, per cui nei prossimi giorni si procederà con l’attività di sequenziamento dei tamponi positivi (come disposto da una circolare del ministero della Salute) per valutare meglio tutti i ceppi attualmente in circolo tra la popolazione.

Varianti Covid - Fonte AdobeStock
Varianti Covid – Fonte AdobeStock

Una cosa però è certa, che bisogna prestare ancora una volta particolare attenzione, dal momento che le ultime varianti sarebbero in grado di sfuggire agli anticorpi sviluppati in seguito a precedenti contagi ma anche quelli acquisiti con la vaccinazione, per cui i contagi potrebbero riprendere a risalire. La prima cosa che possiamo fare è imparare tutti i sintomi attualmente scatenati dalla patologia, in modo da non farci cogliere impreparati.

La Gryphon comporta più o meno la sintomatologia già nota – ovvero tosse, mal di gola, secrezione nasale abbondante, ma anche dolori diffusi e senso di stanchezza e in alcuni casi la febbre. Simili sintomi sono stati riscontrati anche nella Cerberus, che come la prima è una variante di Omicron e che al momento sembra essere la predominante in Italia.

In entrambi i casi comunque non sembrano presenti problemi come anosmia o augesia (rispettivamente la perdita dell’olfatto e del gusto) che avevano caratterizzato le prime ondate in pandemia. Si tratta dunque si sintomi non particolarmente aggressivi, sebbene comunque bisogna mantenere alta l’allerta; il pericolo è infatti di scambiare questi sintomi per una normale influenza e non prestare attenzione alle norme stabilite per evitare di contagiare le persone che abbiamo intorno.