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Dolore al collo: quando bisogna preoccuparsi

Non preoccuparti per il dolore al collo - Fonte AdobeStock
Non preoccuparti per il dolore al collo – Fonte AdobeStock

Quando si ha dolore al collo le possibilità sono moltissime e di varia severità, vediamo quindi quando bisogna preoccuparsi e quando no.

Le cause scatenanti sono così tante che bisogna affidarsi ad altri sintomi e, soprattutto, non farsi prendere dal panico.

Il dolore al collo è uno dei fastidi più comuni e diffusi tra la popolazione. Può dipendere da una serie di cause così varie e diversamente gravi da essere necessario un “check” che riguarda altri sintomi prima di allarmarsi inutilmente. Vediamo dunque da cosa può dipendere e quali sono gli altri campanelli d’allarme.

Dolore al collo, da cosa può dipendere

Senza dubbio il dolore al collo è uno dei fastidi più diffuso tra la popolazione e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta “soltanto” di dolore e non è legato ad altre patologie.

Persona con dolore al collo - Fonte AdobeStock
Persona con dolore al collo – Fonte AdobeStock

Molto spesso infatti si tratta solo di affaticamento dovuto ad un periodo prolungato di stress e potrebbe non esistere una reale motivazione o può essere causato da una postura sbagliata. Il dolore insomma, anche se acuto, non necessariamente deve portare a pensare il peggio.

Molti ad esempio accusano un fastidio intenso simile ad una pugnalata, ma può trattarsi solamente di un’infiammazione più o meno forte della cervicale – perfettamente curabile con un ciclo di analgesici. Quando, infatti, si hanno patologie più gravi esistono dei campanelli d’allarme ben distinti che devono essere tenuti in considerazione.

Dolore al collo, i campanelli d’allarme

Bisogna preoccuparsi per il dolore al collo, dunque, solo se si presentano altri sintomi. In particolare se il dolore dura da più di sei mesi e tende a peggiorare o comunque a non migliorare ci sono dei campanelli d’allarme da considerare – come mal di testa persistente, febbre o brividi e perdita di peso anche quando non si è a dieta.

Dolore al collo - Fonte AdobeStock
Dolore al collo – Fonte AdobeStock

Una delle prime spiegazioni che si può dare a questi sintomi è la meningite e solo se si hanno tutte queste problematiche insieme è bene rivolgersi ad uno specialista ed effettuare dei test mirati.

Inoltre un doloroso picchiettio sulla colonna vertebrale può essere il segnale di un possibile cancro, mente un fastidio di tipo costrittivo e palpitante può essere sintomo di un problema ad un’arteria (con conseguente rischio di ictus).

Infine se si accusano rigidità mattutina, occhi arrossati e irritati senza apparente ragione, eruzioni cutanee e difficoltà nella digestione potrebbe trattarsi di una malattia autoimmune (ma si tratta di sintomi molto specifici correlati al dolore al collo). In definitiva non bisogna allarmarsi immediatamente, ma ascoltare meglio il nostro corpo e individuare altri eventuali sintomi prima di preoccuparsi.