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Smettere di fumare prima dei 35 anni ecco cosa comporta

Cosa comporta smettere di fumare prima dei 35 anni? – newssalute.it

E’ una questione annosa quella del fumo. Molti vorrebbero smettere di fumare, ma si tende altresì a posticipare l’attuazione di tale iniziativa. Ebbene, smettere di fumare entro un certo tempo, al limite prima dei 35 anni, comporta diversi benefici.

Smettere di fumare prima dei 35 anni è benefico e limita particolarmente i danni a lungo termine tipici del fumo. Se si pensa al fumo come ad un nemico per la salute, ciò non costituisce una novità, ma è importante anche ravvedersene per tempo.

Fermo restante, chiaramente, che sarebbe ottimo non iniziare affatto la pratica del fumo. Una volta iniziato, infatti, una dipendenza. Quest’ultima non è solamente a livello psicologico, ma anche fisico, per via della presenza della nicotina.

In pratica, chi dice di voler smettere di fumare magari in molti casi ha davvero la relativa intenzione, ma mantenere il proposito è dura e si tende perciò a procrastinare nel tempo. Il tutto parte dalla dipendenza fisica arrecata dalla nicotina, che fa da base anche ad una dipendenza psicologica.

Smettere di fumare prima dei 35 anni: il caso studio

Una ricerca ha rivelato aspetti davvero interessanti sul quando decidere di smettere e i suoi effetti – newssalute.it

Quanto prima affermato a proposito di smettere di fumare prima dei 35 anni deriva da un caso studio specifico. Un’apposita ricerca ha dimostrato in particolare che, se si smette prima di quell’età, il rischio di mortalità scende fino al livello di un soggetto non fumatore, ossia si normalizza.

Smettere di fumare è possibile, ci vuole tanta buona volontà e costanza, ed una riduzione del numero di sigarette, la quale dovrebbe avvenire altrettanto costantemente ed in via progressiva. Chi smette di fumare, ma ci riesce solamente dopo i 35 anni, rimarrebbe una percentuale in più di rischio di ammalarsi, anche con effetti fatali, alle volte, rispetto a chi non fuma.

Certo, anche nell’ultimo caso vi sarà stata una riduzione del rischio di mortalità rispetto a chi continua ad essere fumatore, ma dipende da alcuni fattori, come l’età precisa in cui si smette. Più la soglia viene superata e peggio può essere. Ad ogni modo, perché non cominciare prima?

I dati della ricerca

Essa si è svolta negli USA e vi hanno partecipato 550.000 adulti fra 25 e 84 anni. I dati della ricerca sono stati ottenuti da gennaio ’97, e fino a dicembre 2018. A tutti i partecipanti era stato chiesto di compilare un modulo. I dati sono stati infine correlati con quelli di mortalità presente nel Paese. Entro la fine del 2019 si partecipanti morti erano stati 75.000, con un tasso più decisamente più elevato rispetto ai non fumatori.

E’ stata poi appurata la questione attinente all’età in cui si smette. Statisticamente parlando, oltre all’effetto considerato per chi smette prima dei 35 anni, vi è anche il fatto che chi ha smesso prima dei 45 ha ridotto del 90% il rischio di contrarre malattie, anche mortali.