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Cani e Gatti, come capire una crisi epilettica: 3 sintomi allarmanti

Attenzione alle crisi epilettiche in cani e gatti - Fonte AdobeStock
Attenzione alle crisi epilettiche in cani e gatti – Fonte AdobeStock

Riuscire a capire se il nostro cane o gatto ha una crisi epilettica è fondamentale, ecco i 3 sintomi che devono allarmarti.

Avere un animale in casa può essere assolutamente meraviglioso, dal momento che spesso si lasciano andare a comportamenti assolutamente esilaranti e particolari. Quando però ne adottiamo uno dobbiamo tener presente che siamo di fronte ad un essere vivente che in un certo senso dipende da noi sia nella cura quotidiana ma anche nella gestione delle patologie.

Dal momento che non possono comunicare nel senso più stretto del termine, abbiamo la responsabilità di cogliere determinati campanelli d’allarme che ci mostrano quando qualcosa non va, come nel caso degli attacchi epilettici – pericolosissimi per i nostri cani e gatti.

Fortunatamente in questo caso siamo in presenza di un disturbo che comporta dei sintomi molto specifici che possono aiutarci a correre ai ripari piuttosto facilmente.

Attacchi epilettici nei cani e nei gatti, quali sono i sintomi da cogliere immediatamente

Quando abbiamo a che fare con gli attacchi epilettici siamo in presenza di un’attività neuronale ipersincrona nella corteccia cerebrale – che comporta dunque un’attivazione disordinata, eccessiva ed insolita per cui gli stimoli elettrici possono arrivare anche ad altri gruppi di neuroni. Essendo coinvolte molte aree del sistema nervoso, è difficile descrivere dei sintomi precisi, ma ci sono almeno 3 sintomi che dobbiamo tener presente nel caso dei cani e dei gatti, che non hanno la capacità di comunicare verbalmente uno stato di malessere (fattore che rende senz’altro più difficile capire se hanno un problema di salute).

Quando si ha a che fare ad esempio con le crisi epilettiche generalizzate – ovvero che coinvolgono entrambi gli emisferi – è molto probabile che il piccolo amico a quattro zampe possa accusare un problemi come perdita di conoscenza, contrazioni tonico-cloniche della muscolatura e perdita delle urine e delle feci. Nel caso in cui però la crisi sia di tipo focale – ossia che colpisce una specifica regione del cervello – è più probabile che si possano notare dei movimenti ritmici dei muscoli di un solo arto ma anche ipersalivazione.

Attenzione alle crisi epilettiche in cani e gatti - Fonte AdobeStock
Attenzione alle crisi epilettiche in cani e gatti – Fonte AdobeStock

Cosa fare se notiamo che il cane o il gatto ha una crisi epilettica

Innanzitutto quando siamo in presenza di una crisi epilettica è piuttosto facile farsi prendere dal panico, soprattutto le prime volte o se abbiamo preso il cane o il gatto da poco e siamo poco “ferrati”; la prima cosa da fare sarebbe di allontanare immediatamente eventuali altri animali per evitare reazioni inaspettate da parte di quest’ultimo. In secondo luogo è essenziale contattare subito il veterinario per cercare di capire il fattore scatenante che ha comportato la crisi.

In genere comunque si utilizzano degli specifici medicinali per bloccare la manifestazione della crisi, come il diazepam da somministrare per via endorettale. Ad ogni modo però è bene indagare, come anticipato, per poter avere una diagnosi e sottoporre l’animale ad una terapia specifica che possa tenere sotto controllo le crisi a lungo termine.