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Ti svegli di notte urlando? Potresti soffrire di ‘Terrore Notturno”: come riconoscerlo

Terrore notturno - Fonte AdobeStock
Terrore notturno – Fonte AdobeStock

Ti svegli spesso di notte urlando? In realtà potresti soffrire di ‘terrore notturno’, ecco come puoi riconoscerlo.

Tra i problemi che si possono manifestare nel sonno abbastanza facilmente c’è anche il terrore notturno, ovvero un disturbo per cui ci si sveglia di notte urlando. In genere si manifesta più facilmente nei bambini, ma è probabile che si possa manifestare in alcuni adulti soprattutto in presenza di alcuni fattori molto precisi.

Non è sempre facile rendersi conto della sua manifestazione, soprattutto perché può essere scambiato per una semplice reazione ad un incubo o un sogno che ha turbato il soggetto, ma è bene sapere che in realtà non solo è correlato a problematiche molto specifiche ma ha anche dei sintomi che possono aiutare ad effettuare una diagnosi più precisa.

Cerchiamo dunque di capire in quali casi si manifesta questa problematica e soprattutto come possiamo riconoscerla.

Terrore notturno, fattori si rischio e sintomi

Per terrore notturno intendiamo un parziale risveglio dal sonno profondo causato da uno stato di agitazione intensa; questo tipo di fenomeno rientra tra le parasonnie – ovvero perturbazioni del sonno non patologiche – e pertanto non connesso a nessun tipo di trauma o problema emotivo. In genere si manifesta nei bambini in età prescolare, ovvero dai due anni in poi, ma non è raro che si possa presentare anche nei soggetti adulti.

Sebbene infatti non siano del tutto conosciute ancora le cause, sembra che lo stress possa essere coinvolto in questo processo, insieme a fattori di rischio come: stimolazioni durante il sonno, apnee notturne, asma, reflusso gastroesofageo e deprivazione del sonno. Questo disturbo solitamente si manifesta in modo intermittente e in periodi di tempo molto ristretti, ma soprattutto presenta una graduale remissione con il tempo.

Ciò che però colpisce maggiormente di questa problematica è l’intensità delle manifestazioni – che consiste in un risveglio accompagnato da grida, pianto e in un senso di paura da parte del soggetto colpito, che sembra non rispondere ai tentativi di conforto. Inoltre spesso si verifica un aumento della frequenza cardiaca accompagnata da pallore o al contrario da arrossamento del viso, sudorazione eccessiva e rigidità muscolare.

Terrore notturno - Fonte AdobeStock
Terrore notturno – Fonte AdobeStock

Terrore notturno, cosa fare se notiamo i sintomi

In genere la diagnosi del terrore notturno è puramente clinica e, soprattutto nel caso dei bambini, per il pediatra è molto semplice individuare il disturbo. Sebbene non sia da considerare come una patologia, soprattutto perché non correlata ad alcun problema di natura psichica o mentale, è possibile ricorrere ad un piano terapeutico.

Se infatti i disturbi non rientrano entro una certa fascia d’età – ovvero durante l’adolescenza – è possibile ottenere una prescrizione per una terapia a base di ansiolitici o antidepressivi per ridurre l’incidenza degli attacchi e cercare di stabilizzare il sonno.