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Morbo di Crohn, un incubo a tavola: 10 alimenti da evitare tassativamente

Il morbo di Crohn: cosa comporta in termini di scelte alimentari? – newssalute.it

Per chi è affetto dal morbo di Crohn, la cosa migliore è sottostare a un certo regime dietetico. 

Sebbene il morbo suddetto non sia causato direttamente dall’alimentazione, ma trova una spiegazione genetica, è anche vero che i suoi effetti sull’intestino possono essere limitati.

Il modo migliore per farlo è attenersi ad un regime dietetico particolare e adeguato al caso. Occorre dunque una dieta dove si evitino determinati alimenti, considerati particolarmente dannosi per un intestino colpito da infiammazione cronica.

Il morbo di Crohn e come comportarsi a tavola

Il morbo di Crohn è un particolare stato infiammatorio dell’intestino. Si tratta altresì di uno stato cronico che il paziente dovrà affrontare. Un modo per affrontarlo in modo sano ed equilibrato passa necessariamente per la tavola.

Con una situazione ben gestita sul piano alimentare infatti, è possibile ottenere una riduzione sensibile dei sintomi percepiti. Diversamente, con determinati eccessi a tavola e con la presenza di cibi che sarebbe invece opportuno evitare, ogni pasto può trasformarsi in un incubo.

È importante anzitutto una dieta con poche fibre. Diversamente si congestiona il lume intestinale, il quale si ritrova già più ristretto della norma per lo stato infiammatorio. Si dovrebbero poi eliminare cibi in grado di attivare il processo infiammatorio. Questo normalmente, ma la cosa viene ancora di più mal tollerata in soggetti con il morbo di Crohn.

Il morbo di Crohn e il disagio che causa non sono da sottovalutare – newssalute.it

Gli alimenti piccanti e le altre categorie cui prestare attenzione

Il riferimento è ad alimenti piccanti o troppo speziati, fritture, cibi pieni di grassi saturi, salumi e insaccati vari. Ma anche a zuccheri semplici, latticini e farinacei, se presenti in grande quantità nella dieta.

Da consigliare invece i grassi buoni, quali i grassi Omega 3 e 6. Bene dunque ogni tipo di olio vegetale, ma in particolare l’olio extravergine di oliva. Sì anche a tutti gli alimenti che li contengono, ad esempio il pesce azzurro e il salmone. Per i vegetariani si sappia che se ne trovano in grandi quantità anche nella frutta secca, nelle uova, nei formaggi. Anche i semi oleosi sarebbero ottimi, se non fossero ricchi di fibre, per cui mantenersi nel consumo.

Infine, vi sono gli integratori a base di olio di pesce. Altri integratori saranno indispensabili, fra vitaminici e di altro genere, se dalle analisi del sangue siano risultate carenze, in tali circostanze è consigliato rivolgersi al proprio medico.