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Surimi, non sai cosa stai mangiando: quello che non ti hanno mai detto sulla preparazione

Attenzione al surimi
Attenzione al surimi – Fonte AdobeStock

Fai molta attenzione quando mangi il surimi, perché ci sono moltissime cose che non sappiamo sulla sua preparazione.

Uno dei prodotti di pesce che più facilmente possiamo trovare sulle tavole degli italiani ma anche in ambito della ristorazione è il surimi, utilizzato prevalentemente nelle insalate di mare come polpa di granchio.

In realtà è bene sapere che la sua preparazione è alquanto allarmante. Dovremmo prestare particolare attenzione quando lo mangiamo perché non è esattamente ciò che crediamo. Di granchio ha infatti poco e niente, ma sono moltissimi gli altri ingredienti che lo rendono decisamente poco salutare. Cerchiamo dunque di fare luce sulla sua preparazione e di capire dunque se è il caso di mangiarlo tranquillamente oppure di evitarlo assolutamente.

Surimi, ecco come viene preparata la famosa “polpa di granchio”

Già in passato gli esperti in nutrizione ci hanno avvisato più volte circa le proprietà nutritive del surimi Con questo nome di solito ci si riferisce a dei bastoncini che dovrebbero essere polpa di granchio. Largamente utilizzati proprio per la sua ipotetica provenienza nelle pietanze di pesce – soprattutto nelle insalate di mare – in realtà questo alimento ha ben poco a che vedere con il costosissimo crostaceo.

In genere questo alimento infatti è un composto alimentare realizzato con parti tritate e pressate di ben altri pesci. Per essere ancora più precisi si tratta di scarti di merluzzo e nasello. Durante la lavorazione vengono poi aggiunti zuccheri, amidi, coloranti, olio vegetale e addensanti nonché sale e conservanti per poter dare l’aspetto di piccoli bastoncini bicolore (bianco e arancione).

Surimi - Fonte AdobeStock
Surimi – Fonte AdobeStock

Surimi, dov’è il granchio in questo prodotto a base di pesce?

A questo punto una domanda è lecita: dov’è il granchio nel famoso surimi? Purtroppo in realtà la risposta è già nella dicitura con cui viene proposto sul mercato, ovvero “bastoncini al sapore di granchio”. In realtà infatti, di questo costoso crostaceo, non c’è neanche una piccolissima percentuale e il suo sapore è dato solamente da un aroma artificiale.

Se dunque pensiamo che viene realizzato prevalentemente con scarti di altri pesci, che non contiene granchio e che durante la lavorazione sono utilizzati moltissimi conservanti, zuccheri e amido, è chiaro che siamo in presenza di un alimento scarsamente consigliato dal punto di vista nutrizionale.

Al contrario del pesce vero e proprio, è sconsigliato a chi ha problemi come ipertensione o patologie renali. Esso infatti contieneo che contiene elevate dosi di zuccheri e sale. Allo stesso modo anche chi ha problemi come la celiachia dovrebbe evitarne l’assunzione – dal momento che la voce “proteina vegetale” non riporta ulteriori chiarimenti e potrebbe essere dunque un estratto del grano.