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“Pensavo di non arrivare ai 30 anni”: confessione da brividi di Jane Fonda | Una lunga battaglia contro la malattia

Jane Fonda - Screenshot Graham Norton Show
Jane Fonda – Screenshot Graham Norton Show

Di recente Jane Fonda si è lasciata andare ad una confessione da brividi, dal momento che pensava di non arrivare ai trent’anni a causa della sua patologia.

Tra le star più amate di Hollywood c’è senz’altro Jane Fonda, nota per aver partecipato a film indimenticabili come Barbarella e A piedi nudi nel parco. Una donna incredibilmente vitale, conosciuta anche per aver realizzato dei video che aiutavano le donne a rimanere in forma attraverso alcuni esercizi di fitness.

Non tutto però è andato per il verso giusto nella vita della star, come ha recentemente raccontato durante un podcast che l’ha ospitata. Durante il suo intervento ha infatti confessato di aver lottato a lungo con una terribile malattia a causa della quale era convinta di “non riuscire ad arrivare ai 30 anni”.

Una confessione a dir poco da brividi, che ha mostrato tutto il dolore provato dalla star. Vediamo dunque di quale patologia ha sofferto l’amatissima star.

Il dramma vissuto da Jane Fonda, la patologia che ha messo in pericolo la sua vita

Per molti Jane Fonda è il vero simbolo della salute fisica e dell’attenzione al proprio benessere, ma sembra proprio che anche la star abbia avuto dei gravissimi problemi che hanno messo in pericolo il suo benessere. Lo ha confessato soltanto di recente durante un’intervista per il podcast di Alex Cooper, momento in cui l’indimenticabile Barbarella si è messa a nudo sui problemi avuti in gioventù.

Ero infelice e non mi sono divertita – ha esordito l’attrice – soffrivo di un disturbo alimentare, ero bulimica e anoressica. Conducevo una vita segreta ed ero piuttosto infelice. Credevo che non avrei vissuto oltre i 30 anni“. La donna ha dunque rivelato di aver combattuto per molto tempo con questo tipo di patologie e che le sono state fatte pressioni sul suo aspetto fisico.

Spesso le veniva detto di essere grassa e per questo è entrata in una condizione mentale per cui reputava la bulimia come qualcosa di innocente e che solo dopo molto tempo ha capito di essere incappata in una “terribile dipendenza“. Ha poi posto l’accento sull’importanza di affrontare questo problema e sull’impossibilità nel farcela da soli.

 

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Bulimia e anoressia, cosa sono e cosa comportano

Innanzitutto è bene precisare che si tratta di due disturbi che presentano delle caratteristiche piuttosto diverse. Con il termine bulimia infatti intendiamo la tendenza a mangiare voracemente e senza controllo. Comporta un aumento di peso nel soggetto, il che spesso provoca successivamente crisi di senso di colpa e autosvalutazione.

All’opposto troviamo l’anoressia, ovvero di disturbo patologico che provoca il rifiuto di alimentarsi portando ad un’eccessiva perdita di peso fino ad esiti piuttosto drammatici. Spesso i soggetti affetti da questo disturbo si inducono il vomito o ricorrono a lassativi e diuretici per raggiungere il peso desiderato.

Nonostante dunque si tratti di due patologie agli estremi opposti, spesso si ha una sovrapposizione di caratteristiche cliniche, come un’alterata percezione del peso corporeo e dell’immagine di sé che portano il soggetto a perdere il controllo in un senso o nell’altro. Ancora oggi questi disturbi sono largamente sottostimati e spesso sono provocati dagli ideali di bellezza imposti dalla società che possono alterare la percezione del proprio corpo nei soggetti più giovani e fragili.