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Influenza aviaria, numero dei casi in aumento: quali sintomi non devi ignorare

https://www.newssalute.it/2023/01/26/nuovi-focolai-teme-arrivo-pandemia-scattano-controlli-serrati/
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Il numero dei casi di influenza aviaria sono in aumento: ecco quali sintomi non devi ignorare.

Negli ultimi anni abbiamo avuto molto da fare con il Covid-19 e in un certo senso abbiamo imparato a gestire il contagio da patologie di questo tipo prendendo una serie di precauzioni come l’uso del disinfettante, delle mascherine e perfino dei guanti di lattice nelle prime fasi.

Se però abbiamo a che fare con patologie di cui ancora sappiamo abbastanza poco – almeno sul livello di contagio tra uomo e uomo – ovviamente la situazione si complica notevolmente. Nelle ultime settimane infatti abbiamo sentito parlare spesso dell’influenza aviaria, che per altro sta mettendo in ginocchio l’economia di alcuni paesi (dove la mortalità degli animali d’allevamento è salita pericolosamente).

Fin dall’inizio gli esperti ci hanno rassicurato sulla possibilità che il virus potesse infettare l’uomo: quasi pari a zero. In merito a questa situazione arrivano adesso importanti aggiornamenti.

Influenza aviaria, cosa sappiamo sui casi più recenti

In genere l’influenza aviaria (chiamata degli esperti H5N1) circola perlopiù tra gli uccelli selvatici, che a tutti gli effetti fungono da serbatoio vero e proprio infettando le altre specie attraverso le feci. Se infatti in genere questi animali non si ammalano, quelli domestici (come polli e tacchini d’allevamento) possono purtroppo contagiarsi molto facilmente.

Fino a poco tempo fa sembrava che il contagio avvenisse soltanto tra animali della stessa specie, ma negli ultimi mesi si sono verificati moltissimi casi tra mammiferi. Ancor prima del caso dei visoni spagnoli che ha allertato gli esperti europei, già negli Stati Uniti erano stati riscontrati casi tra foche, volpi e procioni.

Il motivo, secondo gli esperti, che gli animali di questo tipo purtroppo si trovano nella condizione di poter ingerire gli escrementi degli uccelli selvatici o anche predare altri animali infetti e per questo arrivare a sviluppare la patologia.

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L’influenza aviaria è pericolosa per l’uomo?

Quest’ultimo anno insomma abbiamo scoperto che anche l’influenza aviaria può essere trasmessa ai mammiferi, anche se al momento spiegano gli esperti sembra che non possa rappresentare un grande rischio per la salute pubblica. Inoltre se anche dovessero verificarsi diversi casi tra la popolazione, le autorità sanitarie dovrebbero essere in grado di produrre un vaccino specifico nel giro di pochissimo tempo.

Ad ogni modo, proseguono gli esperti, al momento è sufficiente fare attenzione ad evitare il contatto diretto con animali infetti vivi o morti e con le loro feci. Per quanto riguarda il rischio consumando la carne avicola o le uova è al momento nullo ma si consiglia comunque di consumare questi prodotti ben cotti.

Per quanto riguarda la sintomatologia, ad ogni modo, sappiamo che si tratta di disturbi con cui ormai abbiamo famigliarizzato parecchio ovvero febbre alta e difficoltà respiratorie tra i più comuni.