Placche: come riconoscerle, i sintomi e la cura
Come riconoscere le placche? Certamente in base ai sintomi. la conoscenza di questi ultimi pertanto si rivela salvifica per sapere a cosa ci si ritrova di fronte e a quali rimedi andare incontro.
Le placche in gola sono un fenomeno piuttosto fastidioso che si manifesta per mezzo di chiazze bianche, con tendenza al giallo. Si ritrovano spesso sulla superficie delle tonsille e su quella posteriore della faringe.
Ci chiederemo cosa le determini, in modo tale da avere un’idea su come affrontarle nell’immediato, ma anche su come prevenirle se siamo esenti dal disturbo. Cominciamo.
Le cause e la sintomatologia
Alla base della problematica potrebbe esservi un’infezione di grado acuto. In tale fattispecie si ha una manifestazione virale, dovuta a virus influenzali e parainfluenzali, ma anche batterica o micotica. Abbiamo poi le tonsille criptiche, ovvero spaccature che si verificano in relazione al tessuto linfatico in corrispondenza di determinate cavità delle tonsille. Le cavità in questione non risponderanno alla funzionalità di auto-igienizzarsi e pertanto vi sono delle conseguenze.
Vi si accumulano infatti delle impurità date da cellule morte e altre scorie. Esse possono comparire esternamente alle tonsille, dando luogo alle suddette placche. L’altra causa è l’infiammazione cronica. Ciò avviene soprattutto negli adulti e rimane senza apportare effetti fino a che si verifica un evento particolare come uno sforzo sul piano fisico, ma anche uno sbalzo di temperatura, ecc.
Per la sintomatologia, nel caso delle tonsille criptiche non si avverte dolore, ma solamente un costante alito cattivo, oltre alla comparsa delle placche. Mentre per l’infiammazione acuta vi è la comparsa di dolore che si avverte soprattutto al momento della deglutizione, il che si estende anche alla zona dell’orecchio tramite l’innervazione che congiunge dalla tonsilla fino a quella zona.
Anche le ghiandole sotto la mandibola e lateralmente al collo potrebbero risultare doloranti, e anche gonfie. A ciò si aggiunge la presenza o meno di uno stato febbrile. Se l’infiammazione è cronica, oltre alla probabile febbre si può anche accusare uno stato generale di malessere e dolori muscolari.
Per l’infiammazione acuta il medico prescriverà un antipiretico per almeno tre giorni. Se non vi saranno migliorie, si passerà alla cura antibiotica anche fino a una decina di giorni. Se ancora non vi sia soluzione, possono essere prescritti altri accertamenti al fine di trovare una cura adeguata. Ma se nel corso della medesima si verificheranno delle recidive infettive, e anche frequentemente, la sola alternativa sarà l’asportazione chirurgica delle tonsille.
In merito all’infezione cronica, si può procedere con vaccini anticatarrali per ridurre lo stato infettivo, e altre cure volte a rafforzare il sistema immunitario. Nelle tonsille criptiche la presenza delle placche non è patologica e si può intervenire sul piano estetico. Talvolta si ritiene opportuna l’asportazione delle tonsille, se la presenza di placche si rivela eccessiva e non accettata dal paziente.