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Digiuno intermittente: perché e cosi efficace, provalo

Digiuno intermittente - Fonte AdobeStock
Digiuno intermittente – Fonte AdobeStock

Tra i modi più comuni per perdere peso c’è il digiuno intermittente, ecco perché è così efficace e da provare!

Questa soluzione è piuttosto complessa da seguire, ma garantisce una perdita di peso assolutamente evidente.

Sappiamo benissimo che il digiuno troppo prolungato non fa affatto bene al nostro organismo. Se però si seguono delle regole molto particolari e si usano alcune accortezze in termini di alimentazione, i risultati possono essere grandiosi.

Il digiuno intermittente è infatti diventato un regime piuttosto comune per perdere peso e, benché sia complicato da seguire, garantisce dei risultati a dir poco sorprendenti. Vediamo dunque perché è così efficace e in cosa consiste.

Digiuno intermittente, in cosa consiste questa dieta

Perdere peso non è mai semplice, soprattutto quando i chili da eliminare sono molti. Una pratica molto utilizzata di recente prevede il digiuno intermittente, che garantisce una perdita di peso a dir poco notevole. Ci teniamo a precisare che si tratta di un regime complesso, dal momento che sono molte le accortezze a cui prestare attenzione in termini di alimentazione per evitare di provocare danni all’organismo.

Digiuno intermittente - Fonte AdobeStock
Digiuno intermittente – Fonte AdobeStock

Questo sistema si basa sull’assunzione di cibo in specifici momenti della giornata – rimanendo dunque a stomaco vuoto durante altre finestre temporali. In questo modo le cellule, private dei nutrimenti, utilizzano il grasso accumulato per garantirsi un’adeguata fonte di energia – comportando dunque una diminuzione del tessuto adiposo e incidendo profondamente sul metabolismo.

Solitamente dopo aver mangiato i grassi vengono trasformati in trigliceridi e si concentrano nel tessuto adiposo; in condizioni di digiuno, dunque, questi vengono scomposti in glicerolo e acidi grassi – nutrienti essenziali per il nostro corpo. Il fegato, a sua volta converte gli acidi grassi in corpi chetonici per garantire l’apporto energetico ai nostri organi.

I chetoni, quando si digiuna, si moltiplicano nel sangue fino a 8-12 ore dopo l’ultimo pasto e in queste circostanze il nostro corpo è solito anche esaurire il glucosio presente nel sangue e quello conservato nel fegato o nei muscoli (in forma di glicogeno) per cui  è costretto a disporre dei lipidi per produrre energia.

Dieta intermittente, come farla per perdere peso velocemente

Prima di tutti è bene precisare che sono 16 le ore di digiuno previste e sono suddivise in tre fasi da seguire alla lettera; in questi momenti infatti non sono essenziali le calorie che si assumono ma cosa si mangia in quelle finestre di tempo. Vi ricordiamo inoltre che questo regime può essere seguito al massimo per 5 giorni.

Cosa mangiare per il digiuno intermittente - Fonte AdobeStock
Cosa mangiare per il digiuno intermittente – Fonte AdobeStock

Per seguire questo regime, come anticipato, dovremo digiunare per 16 ore e mangiare nelle restanti 8 ore, saltando dunque la colazione o la cena. Le porzioni devono essere poco abbondanti e costituite ovviamente da cibi salutari.

In particolare si devono prediligere frutta fresca e almeno una porzione di carboidrati al giorno (preferendo però cereali integrali), ortaggi verdi come cavolo, rucola, fagiolini e spinaci – tutti in grado di indurre sazietà rapidamente – pesce, pollo, carne e derivati (come uova e latticini) ma anche le noci e spezie di ogni tipo per insaporire le pietanze.

Bisogna inoltre ricorrere all’uso di caffè, e latte di cocco per eliminare il glucosio nel sangue. Infine è bene limitare l ‘uso di condimenti ma anche eliminare definitivamente bevande alcoliche, bibite zuccherate e cibi confezionati.