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Chi è il nuovo Ministro della Salute, cosa sappiamo di lui

L’attuale neo-ministro della Salute Orazio Schillaci, qui raffigurato durante un convegno scientifico – newssalute.it

Con un Parlamento appena rinnovato, e conseguentemente altresì un nuovo Governo, l’interesse in ambito sanitario è puntato inevitabilmente sul fare la conoscenza del nuovo Ministro della Salute. Cosa sappiamo di lui?

Il nuovo Ministro è un tecnico e non un politico e succede nel ruolo a Roberto Speranza. Proprio quest’ultimo lo aveva voluto tra i componenti del comitato scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità nel 2020, allo scopo di far fronte all’emergenza Covid.

Orazio Schillaci, 56 anni, specialista in Medicina Nucleare e Rettore dell’ateneo di Roma Tor Vergata, era comunque già stato esperto del Consiglio Superiore di Sanità dal 2006 al 2009. Non si era mai occupato di politica prima, ma aveva fatto parte, come tecnico, di diverse commissioni tecniche istituite presso la Regione Lazio e presso lo stesso Ministero.

Il curriculum del nuovo Ministro

Il Prof. Orazio Schillaci, partecipante al Congresso nazionale FONICAP in tema di cura tumorale del polmone – newssalute.it

Come accennato, esperto di medicina nucleare, attuale Rettore di Roma Tor Vergata da novembre 2019, dopo avervi insegnato per vari anni. In ambito accademico riveste altresì il ruolo di docente ordinario di Medicina Nucleare, dopo essere stato già preside della stessa facoltà, sempre all’Università Tor Vergata. La sua esperienza nel settore è piuttosto vasta, spaziando fra gli ambiti di oncologia, cardiologia, gastroenterologia, e neurologia.

A ciò si aggiungono esperienze anche nel settore della fusione d’immagini con apparecchiature ibride. Il neo-ministro è anche autore di diverse pubblicazioni scientifiche, 350 in totale, le quali sono state oggetto, fino ad oggi, di 6.300 citazioni.

I risultati raggiunti

Il neo-ministro ha anche raggiunto risultati molto incoraggianti. Ha puntato molto sulla qualità e l’internazionalizzazione della ricerca, anche a livello industriale, tematica la cui importanza è stata dallo stesso sottolineata nel momento della propria candidatura a Rettore dell’ateneo di Tor Vergata. Una volta stilato il predetto obiettivo, i risultati non si sono fatti attendere.

Fino ad oggi, infatti, sono stati tre anni di risultati molto incoraggianti. Non è un caso che l’ateneo di Roma Tor Vergata sia rientrato fra le 350 università più prestigiose al mondo, dopo essersi piazzato al settimo posto fra quelle nazionali.