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Omicron 2: cosa sappiamo sulla nuova variante BA.2

Quando facciamo riferimento ad Omicron 2 stiamo parlando del ceppo di Omicron che più esattamente viene definito con il nome di BA.2. Non si tratta di una vera e propria novità, considerando il fatto che questa variante del coronavirus era nota fin dal mese di dicembre. Nel corso di queste settimane però sta aumentando la diffusione in molti Paesi del mondo di questo ceppo, che si differenzia da Omicron per la presenza di circa 40 mutazioni.

La diffusione di Omicron 2

Una vera e propria sottovariante che attualmente è in espansione anche nel nostro continente, oltre che in Asia, e in alcune aree sembra anche prevalere rispetto ad Omicron. La Omicron 2 è stata infatti individuata in 57 Paesi del mondo e sicuramente risulta dominante in Danimarca: proprio in questo Paese BA.2 è la responsabile dell’82% di casi di Covid.

Gli esperti si interrogano già sui possibili effetti della diffusione di questa sottovariante di Omicron, tenendo conto delle prime analisi svolte proprio in Danimarca, oltre che nel Regno Unito. Viene specificato che si tratta di una variante ancora più trasmissibile rispetto ad Omicron, la BA.1. Però non sembra dare sintomi più gravi.

Secondo uno studio realizzato in Danimarca sulla diffusione di Omicron, nelle abitazioni in cui una persona è contagiata da BA.1 si infettano il 29% in media delle persone della famiglia. Nel caso di BA.2, invece, la percentuale passa al 39%.

BA.2 e i vaccini

Per quanto riguarda i vaccini e il rapporto con BA.2, la cosiddetta Omicron 2, la variante avrebbe una maggiore capacità di aggirare la protezione determinata dal vaccino.

In ogni caso è stato visto che coloro che hanno ricevuto il vaccino dovrebbero trasmettere di meno la sottovariante BA.2 rispetto a quanto accade con la BA.1. È stato osservato che coloro che non sono vaccinati trasmetterebbero questa variante 2,6 volte in più rispetto a quanto accadeva con BA.1.