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Le abitudini alimentari dei giovani sono colpite della pandemia

La pandemia sta influendo anche sulle abitudini alimentari dei giovani. Si tratta di un elemento molto specifico, a cui fino ad ora non si è prestata molta attenzione. Ma adesso a mettere attenzione sull’argomento sono stati i dati che sono emersi da una ricerca effettuata dagli esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con altri enti dell’Emilia Romagna. I medici lanciano l’allarme sulle abitudini alimentari dei ragazzi, anche se non si tratta di conseguenze del tutto negative.

Più consapevolezza su ciò che si mangia

I ricercatori hanno messo in evidenza che, da un lato, la pandemia ha risvegliato nei più giovani il desiderio di concedersi pasti più sani. È proprio durante la fase più grave dell’epidemia di Covid 19 che sembra essersi diffuso, almeno fra i ragazzi, il desiderio di essere più consapevoli di ciò che rientra nelle proprie abitudini alimentari.

Infatti si è riscontrato un aumento dei consumi di cibi sani, soprattutto quelli poveri di zuccheri e con poco sale. I giovani hanno dimostrato anche il desiderio di essere più attenti nel sapere quale sia la provenienza degli alimenti.

L’allarme sul saltare la colazione

Dall’altro lato, però, la pandemia ha inciso in maniera negativa. Il 16% di coloro che hanno partecipato alla ricerca ha riferito di saltare la colazione. Ma non è tanto il dato di fatto relativo al primo pasto del mattino a preoccupare gli esperti.

Soprattutto si tratta del fatto che il cibo può essere vissuto come un problema, tra lockdown e quarantene e altre restrizioni che limitano la possibilità di socializzazione. A volte proprio le abitudini alimentari possono essere viste come un campanello di allarme per il pericolo di incorrere in disturbi alimentari.