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Tecar: cos’è e a che cosa serve

Il Tecar cos’è? Si parla di Tecar e di Tecarterapia, riferendosi ad un trattamento elettromedicale a cui si fa ricorso per recuperare traumi o contro gli effetti negativi delle malattie infiammatorie che possono apparire l’apparato dei muscoli e dello scheletro.

Volendo essere più precisi e volendo definire il Tecar cos’è, possiamo dire che si tratta dell’uso di un dispositivo che genera calore, direttamente introducendolo nell’area del corpo che è bisognosa del trattamento.

Gli effetti che il Tecar determina sono di vario tipo. Infatti può determinare l’aumento del microcircolo, la vasodilatazione e l’innalzamento della temperatura corporea interna. La Tecarterapia si svolge in genere in più sedute, che vanno dai 20 ai 30 minuti ciascuna.

Ma dopo aver detto il Tecar cos’è andiamo subito a scoprire come funziona precisamente la Tercaterapia.

Come funziona

Cos’è la Tecar? Quando parliamo di Tecarterapia ci riferiamo ad una termoterapia endogena. È molto importante considerare queste caratteristiche per capire meglio il Tecar cos’è.

Il termine endogeno si riferisce al fatto che lo strumento stimola la produzione di calore dall’interno del corpo. In questo senso questa terapia differisce dall’uso di quelle che si fanno per esempio con il laser o con l’infrarosso, perché questi ultimi strumenti sono proprio essi che emettono calore.

Poi perché parliamo di termoterapia? Quando indichiamo termoterapia ci riferiamo appunto ad una terapia basata sul calore, che viene sfruttato per curare alcuni problemi dolorosi a livello muscolare e a livello articolare.

Nella Tecarterapia la produzione di calore da parte del corpo viene stimolata e il corpo quindi collabora attivamente nel mettere in atto le condizioni che possono garantire facilmente il raggiungimento della guarigione.

Com’è strutturato lo strumento

La terapia Tecar cos’è? Cerchiamo di capire anche meglio il Tecar cos’è, chiarendo come è composta la strumentazione. In generale possiamo dire che la Tecarterapia sfrutta il principio del condensatore, che viene chiamato anche circuito resistenza-condensatore.

La strumentazione è composta da quattro elementi. Innanzitutto ci sono le armature del condensatore, che sono costituite da due piastre che sono poste una di fronte all’altra. Poi c’è il materiale isolante, che è messo fra le due armature. Inoltre agisce un generatore elettrico, che fa in modo che tra le due armature si generi una differenza di potenziale.

Quindi un’armatura in questo modo assume una carica positiva e l’altra una carica negativa. In questo senso le due piastre si differenziano, perché quella positiva attrae le cariche elettriche negative, mentre quella negativa attrae le cariche elettriche positive del materiale isolante.

Entrando più nello specifico possiamo dire che le due armature corrispondono ad una piastra mobile che il fisioterapista utilizza per massaggiare la parte dolorante e ad una piastra fissa che viene applicata sulla parte del corpo opposta a quella da trattare.

Il materiale isolante invece coincide con l’area anatomica che deve essere trattata, che comprende i tessuti e gli elettroliti. Questi ultimi sono delle sostanze che hanno una certa carica elettrica. Per esempio nei tessuti biologici fondamentali elettroliti sono il potassio, il calcio, il magnesio e il sodio.

Ma che cos’è il generatore elettrico? Questo è costituito dalla macchina a cui sono collegate le piastre. È proprio a causa della differenza di potenziale data alle due armature che gli elettroliti possono muoversi all’interno dei tessuti. È proprio il movimento degli elettroliti che determina il calore sprigionato dal corpo.

A cosa serve la Tecarterapia

La Tecarterapia in ambito medico ha diverse applicazioni. Infatti serve soprattutto a recuperare in caso di infortunio i problemi che ne possono conseguire, come le distorsioni, le tendiniti, le borsiti, i problemi articolari in generale.

Serve anche a trattare alcune malattie muscolari e articolari, come per esempio gli strappi, gli stiramenti, le contratture. Interviene nel trattamento delle lombalgie, delle sciatalgie, dell’artrosi e delle infiammazioni osteoarticolari.

Viene più applicata ad alcune parti del corpo umano, come per esempio la colonna vertebrale, la spalla, l’anca, la caviglia, il ginocchio, il piede e la mano.

Per esempio nel caso delle patologie dolorose della colonna serve a curare soprattutto la lombalgia, la dorsalgia e la cervicalgia. Nel caso della mano può essere utilizzata per trattare le tendiniti e le tenosinoviti della mano e del polso.

Quando il Tecar viene applicato al ginocchio serve soprattutto a curare la condropatia rotulea oppure gli esiti di lesioni dei legamenti crociati anteriori e posteriori.

Per quanto riguarda il piede, può essere molto utile per curare alcune patologie tipiche di questa parte anatomica, come la fascite plantare e la tendinite achillea. Per capire meglio la fisioterapia Tecar cos’è, ti diciamo anche che viene utilizzato nella riabilitazione postchirurgica.

Come si svolge una seduta di Tecarterapia

Come funziona il Tecar? Innanzitutto, prima di iniziare la seduta, il paziente viene invitato a togliersi gli indumenti che coprono la zona da trattare. Poi si accomoda su uno specifico lettino reclinabile.

Quando il paziente è pronto, il fisioterapista colloca la piastra fissa sul lato del corpo opposto all’area da trattare. Nell’area che va curata viene applicata una sostanza gelatinosa, in modo da rendere più facile il passaggio della piastra mobile.

A questo punto inizia il massaggio terapeutico tramite l’uso della piastra mobile. Poiché il massaggio comporta un aumento della temperatura endogena, il personale medico obbligatoriamente deve interrogare il paziente, per riuscire a comprendere se questo aumento non si riveli particolarmente doloroso.

Al termine del massaggio il paziente viene pulito dalla sostanza gelatinosa, può rivestirsi e può tornare direttamente a casa.

Le due modalità di utilizzo

Possiamo dire che il Tecar può lavorare in due modalità. La prima è la modalità capacitiva, la seconda è la modalità resistiva. La prima modalità è indicata soprattutto per problemi che riguardano i tessuti molli, come per esempio i vasi linfatici, i muscoli e la pelle.

L’altra modalità invece è indicata soprattutto per il trattamento di problemi che riguardano i tessuti che mostrano una certa resistenza al passaggio della corrente. Quindi si tratta soprattutto di articolazioni, ossa, legamenti, cartilagini e tendini.

In base quindi al tessuto coinvolto, su cui bisogna agire, si opta per l’una o per l’altra modalità del Tecar.