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Sbiancamento dentale: cos’è e come funziona?

Uno dei trattamenti più richiesti negli ultimi tempi è lo sbiancamento dentale. Avere denti sani e bianchi è una prerogativa sia per chi vuole avere un aspetto impeccabile a contatto con i clienti sia per coloro che desiderano sorridere senza pensieri negativi.

Lo sbiancamento dei denti professionali dev’essere svolto da un dentista, infatti lo puoi trovare sul sito del dottor Vacca di Bari tra i servizi offerti. Sbiancare i denti è un’operazione che non dev’essere confusa con la pulizia dentale, certo anche quest’ultima è importante e viene svolta da un dentista, ma non serve per rendere nuovamente la propria dentatura bianca e luminosa.

Sbiancamento dei denti: cos’è?

Lo sbiancamento dentale professionale viene svolto da un dentista e che prevede l’uso di specifici prodotti come il perossido d’idrogeno e specifiche lampade LED che permettono di favorire l’azione di questo prodotto che va a sbiancare la dentatura.

Lo sbiancamento dei denti può essere svolto sia su quelli devitalizzati sia su quelli vitali e permette di eliminare le macchie e anche il colorito che tende sul marrone oppure sul giallo.

Lo sbiancamento dentale prevede un trattamento che permetta alla fine di eliminare la patina gialla ottenendo denti più bianchi, con almeno due tonalità sottostanti a quella che si presenta prima dell’intervento.

Come funziona lo sbiancamento dentale?

Lo sbiancamento dei denti funziona grazie al perossido di ossigeno un prodotto che riesce ad eliminare patine e macchie dalla dentatura. Quando si applica il prodotto questo appena viene a contatto con i denti libera l’ossigeno che ha un potente effetto smacchiante. Le molecole di ossigeno vengono assorbite dalla dentina e dallo smalto, dopo di ché vanno a disgregare le molecole che sono responsabile dell’alterazione del colore dei denti.

Infatti, dentifrici e prodotti sbiancanti che si trovano in commercio, possono rimuovere e mascherare solo le macchie superficiali ma non possono agire sullo smalto dei denti. Ecco perché in campo professionale si utilizza un trattamento sbiancante professionale.

Naturalmente, prima della seduta di sbiancamento bisogna avere i denti completamente puliti, per questo motivo sarebbe consigliabile fare una pulizia dei denti professionali per eliminare qualunque accumulo di tartaro e placca, rimuovendo le alterazioni che potrebbero rendere inefficace il trattamento sbiancante.

Quanto dura un trattamento per lo sbiancamento

Quanto dura lo sbiancamento dei denti? Lo sbiancamento dentale non ha una durata standard ma dipende tantissimo da come ci si comporta dopo aver seguito il trattamento. Infatti, lo sbiancamento dei denti dipende dalle abitudini alimentari, da cosa si beve e da quanto si fuma.

Il fumo, il caffè, il tè e alcuni cibi tendono a macchiare i denti in modo profondo. Per questo motivo, anche dopo trenta/quaranta giorno dopo lo sbiancamento, i denti iniziano nuovamente a ingiallire e macchiarsi se si ha queste abitudini scorrette.

Una buona soluzione sarebbe lavare i denti immediatamente dopo aver bevuto un caffè, un tè oppure dopo aver fumato. In questo modo si da meno tempo alle macchie di agire e si mantengono i denti bianchi per un periodo più lungo.

Dopo aver eseguito il trattamento iniziale in studio il modo migliore per riuscire a non rovinare il risultato dunque è eseguire un programma di mantenimento.

Quali sono le controindicazioni dello sbiancamento dentale?

Ci sono controindicazioni nello sbiancamento dei denti? Lo sbiancamento dentale non presenta particolari problematiche nei soggetti sani e che hanno più di 14 anni, anche se in alcuni casi i dentisti consiglia di aspettare i 18 anni quando i prismi dentali saranno maturati completamente. Lo sbiancamento dei denti è controindicato dunque solo alle donne in gravidanza o allattamento e nei soggetti che soffrono di eccessiva ipersensibilità. Tutti gli altri soggetti possono fare lo sbiancamento dei denti senza controindicazioni.