Gambe e Braccia amputate per errore, un calvario orribile: si va in tribunale
In queste ore si è diffusa a macchia d’olio la notizia della donna a cui hanno amputato gambe e braccia per errore, si va in tribunale.
Una terribile notizia ha in queste ore fatto il rigo del web, quella di Anna Leonori – operata quasi d’urgenza a causa di una gravissima patologia che le era stata diagnosticata dai medici per cui alla fine si è ritrovata a perdere tutti e quattro gli arti (dunque sia braccia che gambe).
Si è però trattato di un errore enorme e la donna sin da principio non necessitava di nessuna operazione. Una vita rovinata per sbaglio dunque, che dopo un terribile calvario, ha deciso di procedere in tribunale per ottenere giustizia.
Proprio nelle prossime settimane inizierà il processo e la donna, nonostante il dolore di dover rivivere tutto da capo, ha deciso di andare fino in fondo.
Le amputano gli arti per errore: la terribile storia di Anna Leonori
Tutto ha inizio nel 2014, quando la signora Anna Leonori riceve una terribile diagnosi di un tumore maligno che richiedeva un intervento immediato piuttosto invasivo – per cui è stato necessario asportare utero, ovaie e vescica (sostituita con una ortotopica). Fino a quel momento tutto procedeva relativamente bene, se non che arriva l’angosciante scoperta: l’esame istologico rivela che non c’era alcun tumore.
Da lì inizia il calvario della donna, che ha iniziato ad uscire dagli ospedali a causa di continue infezioni, febbre e dolori generalizzati. Una situazione che l’ha portata ad una peritonite acuta e alla perforazione delle vescica. La donna è poi finita in come per circa un mese e mezzo e poi si arriva ad un terribile esito: l’amputazione di tutti gli arti.
Una vita rovinata per errore, dunque, quella di Anna – che ha dovuto cambiare radicalmente vita e arrivare a chiedere consiglio a Bebe Vio per poter acquistare delle protesi affidabili. La storia però, chiaramente, non finisce qui e oggi la donna chiede giustizia attraverso un risarcimento per tutto il dolore che le è stato provocato.
Il caso di Anna Leonori arriva in tribunale: cosa sappiamo del processo
La vita di Anna Leonori è quindi completamente diversa a causa di una diagnosi sbagliata e ad oggi vive con la paura che la situazione possa peggiorare (se ad esempio una delle protesi inferiori dovesse rompersi) e che sia costretta a tornare sulla sedia a rotelle. Una situazione certamente non facile dal punto di vista psicologico e per questo ha deciso di trascinare in tribunale ospedali e Asl per poter avere giustizia in forma di risarcimento.
Nello specifico ad essere chiamati in aula sono tutte le strutture che nel tempo hanno avuto in cura la donna – ossia l’ospedale Santa Maria di Terni, il Regina Elena di Roma e l’Ausl Romagna. Al momento è tutto in mano ai periti, che hanno il compito di effettuare gli ultimi accertamenti tecnici preventivi prima del processo.
Nonostante la donna sia stata costretta in questo modo a rivivere il suo angosciante calvario, come ha spiegato ai diversi giornali che l’hanno intervistata in queste ore, il desiderio di ottenere giustizia è chiaramente più forte ed è decisa ad andare fino in fondo sottoponendosi a tutto l’iter necessario.