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Come sono fatti i Wurstel, c’é di tutto dentro: smetterai di consumarli

Wurstel - Fonte AdobeStock
Wurstel – Fonte AdobeStock

Sai come sono fatti i Wurstel? Purtroppo c’è di tutto al loro interno e una volta scoperto smetterai di consumarli.

Di recente abbiamo avuto a che fare con numerosissimi ritiri dal mercato e con notizie – seppur imprecise – che ci hanno allarmato circa l’uso di farina di insetti da parte dell’industria alimentare. In realtà è a ben altro che dovremmo guardare in merito all’allarmante composizione nutrizionale.

Vi siete mai chiesti infatti come sono fatti i Wurstel? Nonostante da tempo in molti abbiano sottolineato il fatto che siano da evitare perché non equilibrati dal punto di vista nutritivo, non tutti sono consapevoli degli “ingredienti” utilizzati durante la lavorazione.

Cerchiamo dunque di approfondire come vengono realizzati, tenendo presente che è molto probabile che non li acquisterete più una volta scoperto cosa contengono.

Wurstel, informazioni nutrizionali del prodotto

Da tempo insomma gli esperti ci hanno messo in guardia dal consumo di Wurstel, un alimento assolutamente non equilibrato dal punto di vista nutrizionale. Innanzitutto si tratta di un alimento abbastanza calorici – basti pensare che solo 100 grammi di prodotto di maiale apporta circa 270 kcal – ricchi di grassi, polifosfati e glutammato.

A lungo andare dunque questo è uno degli alimenti che può comportare problemi come aumento di peso ma anche colesterolo. Inoltre sono “imbottiti” di conservanti, non esattamene salutari per il nostro organismo, nonché di additivi di ogni tipo. Non è solo questo però il motivo per cui dovremmo evitarli, ma anche il modo sconvolgente in cui vengono realizzati.

Wurstel - Fonte AdobeStock
Wurstel – Fonte AdobeStock

Wurstel, dopo aver scoperto come sono fatti non li mangerai mai più

Oltre, dunque, a tener presente che hanno dei valori nutrizionali totalmente “sballati” è essenziale anche tener presente che siamo di fronte ad un prodotto che da sempre viene considerato di scarsa qualità. Che infatti non sia carne di prima scelta e che sia realizzato con gli scarti è ormai noto da tempo, ma provando a guardare la sua composizione al microscopio è impossibile non rimanere sconvolti.

Come hanno spiegato gli esperti infatti purtroppo viene praticamente spremuta la carcassa dell’animale – dunque non tralasciando nemmeno le ossa nel caso del maiale. La polpa viene in seguito lavorata per ottenere la consistenza di una mousse a cui poi vengono aggiunti aromi artificiali, nonché zuccheri e coloranti.

In questa procedura però non è raro che siano “coinvolti” anche peli e fibre sintetiche ma sono stati avvistate al microscopio anche macchie scure che ad oggi sono definite ancora corpi estranei non meglio identificati – una definizione che potrebbe far perdere l’appetito a chiunque!