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Marco Mengoni, la sua battaglia contro il dismorfismo: di cosa si tratta e come riconoscerlo

Il noto cantante Marco Mengoni (fonte: marcomengoni.it). Ha da poco confessato di soffrire di una patologia – newssalute.it

Il noto cantante Marco Mengoni si ritrova a combattere contro il dismorfismo. Scopriamone di più.

Il dismorfismo è una forma di malattia semi-sconosciuta ed è quella che ha colpito anche Marco Mengoni. Recentemente ed in vista del Festival di Sanremo, il cantante ha infatti apertamente ammesso di soffrirne.

Sembra che nella sua famiglia ci siano stati dei precedenti. Ha parlato in particolare di una predisposizione che lo lega a sua madre e a sua nonna. Ma di cosa si tratta? Il problema ha a che fare con l’estetica. Vediamo tutti i dettagli.

Marco Mengoni e il dismorfismo corporeo

Pronto a calcare nuovamente il palco di Sanremo, Marco Mengoni ha fatto una incredibile ammissione relativa alla sua malattia. Malattia che avrebbe ereditato appunto dalla linea materna. Per esteso si tratta del dismorfismo corporeo, indicato con l’acronimo BDD. Consiste in un’ossessione che il soggetto ha su di sé, sulla percezione di sé in determinate caratteristiche.

È dunque una forma di disturbo psichico che porta a ritenere delle caratteristiche corporee come dei veri e propri difetti, anche nel momento in cui non lo sono. Vi sono quindi diverse persone, magari anche famose come Mengoni, che si guardano allo specchio e si struggono pensando ai loro difetti estetici. Si tratta per l’appunto però di una concezione fuorviata.

Il dismorfismo e l’ingigantimento di difetti che comporta (fonte: ospedalemarialuigia.it) – newssalute.it

La dimensione del fenomeno e cosa si fa al riguardo

Il fenomeno assume dimensioni tali da far percepire al soggetto la propria immagine come completamente brutta e deforme. Basta anche un piccolissimo difetto, che magari passa inosservato, e viene percepito come esageratamente esteso a tutto il corpo. Se, da un lato, Mengoni ha ereditato il disturbo e quindi non si è formato da determinate reazioni psicologiche, non è il solo.

Come si è espresso sul punto il Dott. Emanuel Mian, ricercatore in quest’area, in questi casi c’è solitamente una componente riscontrata familiarmente. Questa è naturalmente una delle cause, ma possono esservene anche altre, formatesi successivamente nella psiche del soggetto. Alla base, potrebbe esservi anche una problematica di chimica cerebrale, che non fa percepire le mezze misure.

In merito alle cure, il soggetto ha una bassa stima di sé e può essere supportato da farmaci antidepressivi o da una terapia cognitivo-comportamentale. Non serve, per contro, sottoporsi ad interventi chirurgici estetici, che se non necessari è molto probabile che abbiano un effetto peggiorativo, anziché migliorativo. Una situazione che si è verificata in diversi casi.