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Sbadiglio, non sempre è un segnale di sonnolenza: ecco quando preoccuparsi

Uno sbadiglio in ufficio: da doversi a cosa, se non alla sonnolenza? – newssalute.it

Non sempre, per come rilevato, lo sbadiglio è un segnale di sonnolenza. Può trattarsi infatti di tutt’altro. In particolare lo sbadiglio può esprimere molti aspetti dello stato di salute.

Lo sbadiglio è una reazione innata, del tutto involontaria, e non sempre è la risposta alla sonnolenza. Capita magari di aver riposato e, a un certo punto in ufficio si sbadiglia, tanto per fare un esempio.

Magari siamo in macchina e a un certo punto ci viene da sbadigliare, sempre in assenza di sonno. Si tratta di una modalità respiratoria che ci fa aprire la bocca oltre misura, e che coinvolge la gola, la bocca, ma anche tutto il corpo sul piano delle contrazioni muscolari.

Capita di sovente infatti, che mentre sbadigliamo venga spontaneo allungare il tronco e allungare in estensione gli arti. Vediamo maggiori dettagli.

I motivi che ci inducono a sbadigliare

L’atto dello sbadiglio coinvolge diversi muscoli e può essere sinonimo di problematiche più gravi – newssalute.it

Oltre a quanto appena sottolineato, c’è da dire che il fenomeno considerato duri quei pochi secondi. Essi ci consentiranno d’immagazzinare una quantità maggiore d’aria, e dunque d’ossigeno, tali da mantenere stabili i livelli d’ossigenazione del cervello e costante la temperatura.

Ed ecco che veniamo alle cause. In uno stato di concentrazione, si consumeranno energie superiori e quindi entra in gioco il meccanismo dello sbadiglio. Esso ripristinerà le condizioni ottimali di temperatura e ossigenazione a livello cerebrale così che il cervello stesso possa funzionare al meglio nello svolgimento dei relativi compiti.

Si attiva dunque per una questione di fabbisogno energetico, se così possiamo dire. Il funzionamento dello sbadiglio, per il verso appena descritto, è stato paragonato col funzionamento della ventola di un pc. Nel momento in cui il sistema lavora da diverse ore, ecco che si attiva la ventola, così da scongiurare il surriscaldamento del sistema stesso.

Vi sono poi altre motivazioni. Si pensi al riflesso inconscio che si attiva nel nostro cervello al momento in cui cediamo qualcun altro sbadigliare. Anche un innalzamento del livello di cortisolo (rilasciato in situazione di stress) indurrà allo sbadiglio. Così come una condizione di noia, la stanchezza a livello muscolare, oltre al sonno. Sono tutte condizioni che stimolano lo sbadiglio.

Fra le cause vi è anche una digestione non correttamente eseguita. L’affaticamento intestinale infatti richiede maggiore ossigenazione cellulare per la sua risoluzione. Una quantità d’ossigeno superiore verrà richiesta dall’organismo in concomitanza con problemi sul piano circolatorio, e dunque anche in tale occasione ci verrà spontaneo lo sbadiglio.

In tal caso lo sbadiglio è da inquadrare tra i sintomi che ci spingono a valutare la presenza o meno di una malattia circolatoria, e dunque dovremmo preoccuparci in questo senso, specie se si sbadiglia stesso, con degli accertamenti.