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Perché camminare abbassa il rischio di tumori e di molte altre malattie

Camminare fa bene - Fonte AdobeStock
Camminare fa bene – Fonte AdobeStock

Camminare ad un ritmo abbastanza sostenuto abbassa il rischio di manifestazioni di tumori e altre malattie, ecco perché.

Che questo tipo di attività faccia bene al nostro organismo era già noto, ma è stato scoperto che aiuta anche nel caso di questa tipologia di malattie.

Da sempre gli esperti sottolineano l’importanza di una regolare attività fisica per mantenere il benessere del nostro organismo e, quando non è possibile andare in palestra, può essere utile anche camminare frequentemente a ritmo sostenuto.

Di recente questa attività è stata oggetto di uno studio piuttosto approfondito, grazie al quale è stato dimostrato che camminare regolarmente abbassa anche il rischio di manifestazione di tumori ma anche di altri tipi di patologie. Vediamo dunque quali sono i benefici dati da quest’attività.

Camminare riduce il rischio di tumore e altre patologie, ecco perché

Svolgere regolare attività fisica è indubbiamente è un ottimo modo per prevenire moltissimi tipi di patologie e e in tal senso anche camminare con un certo ritmo può essere utile allo scopo. Lo ha dimostrato un recente studio condotto in Inghilterra, che ha analizzato i dati di ben 78.500 persone sfruttando l’ormai noto contapassi.

Camminare fa bene - Fonte AdobeStock
Camminare fa bene – Fonte AdobeStock

Prendendo un campione di persone di età compresa tra i 40 e i 79 anni, i ricercatori sono riusciti a stabilire che questo tipo di attività non ci aiuta solo a contrastare problemi come il sovrappeso, ma anche l’insorgenza di tumori e patologie cardiache. In particolare il risultato dello studio ha stabilito che sarebbe necessario effettuare circa 10.000 passi al giorno e che ogni 2.000 passi si riduce del 10% il pericolo di manifestazione delle malattie su menzionate.

Anche la demenza senile può essere contrastata grazie ad una sana camminata, ma in questo caso bastano anche solo 3800 passi per ridurre già del 25% il rischio di incorrere nel rischio di malattie neurodegenerative – percentuale che sale al 50% se si effettuano i su menzionati 10.000 passi al giorno.

Piamente per riuscire ad ottenere risultati efficaci è essenziale anche il ritmo della camminata, che deve essere piuttosto svelto – si considerano circa tra gli 80 e i 100 passi al minuto. Secondo lo studio infatti le persone che camminano più velocemente hanno registrato un rischio di patologie mortali più basso del 35% rispetto a chi cammina a ritmo più blando.

In definitiva comunque, conclude lo studio, si possono riscontrare grandi benefici già dai 2.400 ai 3.000 passi al giorno, purché effettuati come appena spiegato a passo svelto. Sembra dunque che non sempre sia necessario sottoporsi a sessioni intensive di attività fisica ma che basti anche una sana camminata ogni giorno per ridurre il rischio di incappare in patologie gravi.