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Il Covid permane a lungo su cibi e involucri al supermercato. L’indagine

Covid al supermercato - Fonte AdobeStock
Covid al supermercato – Fonte AdobeStock

Sin dall’inizio della pandemia si è parlato della necessità di disinfettare bene superfici e oggetti, ma quanto permane il Covid su cibi e involucri al supermercato?

Una recente indagine ha cercato di fare chiarezza su questo punto al fine di rendere più sicura la pratica della spesa per la popolazione.

Sono ormai passati ben due anni dall’inizio della pandemia da Covid in questo periodo di tempo abbiamo scoperto non solo dettagli inediti sul contagio virale, ma abbiamo approfondito anche quali sono le norme igienico sanitarie da osservare per evitare il più possibile di contrarre la malattia.

Una delle pratiche più adottate nei primi tempi, e che oggi siamo tornati a sottovalutare, era l’uso dei guanti – utilizzati per evitare il contatto con oggetti che potevano essere stati esposti al virus ma soprattutto in molti avevano imparato a non sottovalutare l’importanza di utilizzare disinfettanti su superfici e prodotti appena acquistati.

Covid, quanto a lungo rimane sugli oggetti e le superfici al supermercato

Il motivo di questa pratica igienico sanitaria era molto semplice: gli esperti avevano a lungo spiegato che il virus può rimanere su superfici ed oggetti anche per giorni, per cui era necessario maneggiarli solo dopo averli disinfettati o utilizzare i guanti per svolgere le normali attività fuori dalla propria abitazione.

Covid al supermercato - Fonte AdobeStock
Covid al supermercato – Fonte AdobeStock

Una recente ricerca ha voluto ribadire con forza questo aspetto, rivelando che il sars-cov-2 può rimanere a lungo anche sulle confezioni e gli alimenti freschi che acquistiamo al supermercato, per cui anche nel momento in cui andiamo “solo” a fare la spesa potremmo essere parecchio esposti al contagio. Per dimostrarlo i ricercatori hanno scelto di contaminare articoli che possono essere mangiati anche senza essere cotti o che spesso le persone consumano senza averle lavate correttamente.

I risultati ovviamente non sono stati tra i più incoraggianti, anche se è bene precisare che gli alimenti inoculati artificialmente non riflettono i livelli di contaminazione che avviene casualmente nei supermercati e che soprattutto (essendo più bassi) richiedono anche meno tempo per non essere più rilevabili. Nonostante ciò si è riscontrato che ovviamente i livelli di virus dopo 24 ore erano decisamente più bassi, ma alcune tracce sono state riscontrate perfino dopo una settimana dopo l’esposizione.

Tali risultati implicano ovviamente che bisogna prestare maggiore attenzione quando si maneggiano oggetti e alimenti – e sarebbe buona pratica lavare bene le mani prima di maneggiarli ma anche di sciacquare bene i prodotti freschi prima di consumarli.