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Dieta del dottor Migliaccio – 3 chili in 7 giorni

In tema di diete, una dieta sicuramente degna di considerazione è quella del dottor Migliaccio. Parliamo di uno dei più autorevoli promotori della dieta mediterranea, scomparso purtroppo di recente. 

Il Dottor Migliaccio è stato Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, oltre ad essere stato uno dei dietologi e nutrizionisti più famosi in Italia. La dieta non presenta tendenzialmente delle controindicazioni. Le eccezioni sono rinvenibili solo in chi soffre di insufficienza renale, problemi al fegato e diabete.

Il Prof. Migliaccio rivela aspetti fondamentali dell’alimentazione in una delle trasmissioni televisive nazionali a cui ha preso parte – newssalute.it

La dieta del Prof. Migliaccio contempla diverse varianti. Qui di seguito vi proponiamo una della varianti per ogni pasto della settimana. La dieta fa perdere da due a tre chili di peso, e può poi essere ripetuta anche la settimana successiva, con altrettanti risultati.

La dieta settimanale del Prof. Pietro Migliaccio

A colazione, nel primo giorno di dieta, si può assumere 150 g di latte totalmente scremato, anche con un po’ di caffè, un cucchiaino di zucchero, e due fette biscottate. Per pranzo, un gelato artigianale a scelta, in un piccolo cono da 120 g, con due cialde. A metà pomeriggio si prevede uno snack consistente in un pacchetto di cracker piccolo, da 25 g, o due biscotti secchi.

A cena del primo giorno, 130 g di carne bianca, con verdure di contorno a scelta (ma senza includere patate, mais, o legumi) e 40 g di pane per accompagnare. Il contorno di verdure può essere sostituito da un frutto di stagione. Il giorno successivo, stessa colazione, e per pranzo un trancio di pizza margherita, non grande. Per cena, 130 g di pesce, fresco o surgelato, condimento di verdure (stessa prescrizione precedente), e 40 g di pane.

Il terzo giorno, sempre stessa colazione, a pranzo una macedonia di frutta con una pallina di gelato, e lo stesso spuntino del primo giorno a metà pomeriggio. A cena, uovo con albume strapazzato in padella antiaderente con condimento di verdure e un cucchiaio d’olio (stesse osservazioni, compresa possibile sostituzione con frutto stagionale), e 40 g di pane.

La colazione quindi rimane sempre uguale, anche per gli altri giorni, ma con alcune varianti possibili. Al quarto giorno, si consumerà a pranzo insalata di patate da 200 o 250 g, con pomodori oppure fagiolini, e un cucchiaino d’olio. Inoltre, 40 g di pane. A cena, stesso menù del secondo giorno di dieta.

A pranzo del quinto giorno, ancora 130 g di carne bianca, come prescritto per la cena del primo giorno. Per cena, seppie da 130 g con contorno di piselli, freschi o surgelati, o in barattolo per un etto e mezzo. Un cucchiaio d’olio per condire. A pranzo del sesto giorno, tonno sott’olio sgocciolato da 80 g, con contorno a piacere di insalata verde o pomodori, e 40 g di pane. Il contorno potrà esser sostituito da un frutto stagionale.

Consumare una cena con bruschette preparate con pane da 80 g, aglio se si gradisce, e pomodori a piacere sulla fetta di pane. Un cucchiaio d’olio a condimento. Infine, per il settimo giorno, 60 g di pasta o riso a pranzo, con un cucchiaino d’olio e pomodori o verdura a piacere. In più, un frutto stagionale.

A cena, 60 g di formaggio magro con verdure a piacere (stesse prescrizioni), e un cucchiaio d’olio. In alternativa al contorno, un frutto piccolo.