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Tumori del sangue, scoperta una nuova terapia, la guarigione è incredibile

Microscopio nel laboratorio di ricerca - Fonte Pixabay
Microscopio nel laboratorio di ricerca – Fonte Pixabay

Negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante, soprattutto nel caso dei tumori del sangue e oggi sono disponibili nuove e incredibili terapie. 

In occasione della quarta edizione della SOHO Italy annual conference, un vero e proprio ponte tra i ricercatori italiani e americani, si parlerà anche delle nuove scoperte per la cura dei tumori del sangue.

Il 26 ottobre si terrà a Roma l’incontro tra i ricercatori della Society of Hematologic Oncology e SOHO Italy, la sua estensione italiana. In questo contesto gli esperti potranno confrontarsi sugli ultimi aggiornamenti che riguardano le terapie per i tumori del sangue – che ad oggi sono diventate piuttosto efficaci grazie ad un’incredibile scoperta.

Tumori del sangue, la nuova terapia fa miracoli

Nella lotta contro i tumori del sangue – tra cui i più diffusi sono linfomi, mieloma multiplo e leucemie – sono stati passi da gigante e la ricerca è riuscita ormai da tempo ad individuare una terapia cellulare piuttosto efficace.

Laboratorio di ricerca - Fonte Pixabay
Laboratorio di ricerca – Fonte Pixabay

Si tratta delle Car-T, già rimborsate nel nostro paese nel casi di linfomi particolarmente aggressivi e leucemia linfoblastica acuta. Cira il 60-70% dei pazienti sottoposti a questa terapia è riuscita a vivere più di un anno, come ha spiegato il dottor Giovanni Martinelli (Direttore Scientifico dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori).

Tumori del sangue: come funziona la Car-T

Si tratta di una terapia avanzata che ha l’obiettivo di risvegliare il sistema immunitario strutturato in più fasi. Si inizia infatti con la raccolta dei linfociti T dal sangue del paziente per poi passare ad un processo di ingegnerizzazione ed espansione all’interno di bioreattori sterili nei laboratori specializzati e poi refusi al soggetto.

Al momento però il processo è complicato perché è necessario spedire negli Stati Uniti il materiale per la terapia (le cellule) e il processo prosegue nei loro laboratori. Ad oggi infatti ci sono troppo poche officine in Italia e le tempistiche per il processo diventano quasi insostenibili.

Ricerca in laboratorio - Fonte Pixabay
Ricerca in laboratorio – Fonte Pixabay

La speranza è dunque che con l’incontro previsto il 26 ottobre tra i ricercatori, questa terapia possa ottenere qualche spinta in più per poter rendere l’Italia più competitiva sotto il profilo dell’innovazione – e arrivare così ad un maggior numero di pazienti.