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Perché non dovresti sprecare l’acqua di cottura delle pasta, incredibili i benefici

Quante volte, dopo aver cotto la pasta, in seguito allo scolo della stessa, l’acqua viene buttata? Praticamente tutte! Invece, se ben utilizzata, l’acqua di cottura della pasta può rivelarsi una risorsa preziosa, da poter riutilizzare. 

Si tratta di una pratica di Green Economy attuata a livello domestico, molto valevole, specie in periodi nei quali perdura la siccità. Può essere reimpiegata in maniera sostenibile, cioè evitando sprechi e realizzando delle utilità notevoli, sia in cucina che nella cura della persona.

L’acqua di cottura della pasta, come non sprecarla? – newssalute.it

E’ un’acqua molto ricca di amido e sali minerali, può pertanto nutrire efficacemente le piante, ma anche la pelle e i capelli! Si potrebbe, ad esempio, realizzare una maschera nutriente per capelli o per la pelle, a partire dalla stessa acqua. In cucina, si rivela molto utile per lavare le stoviglie, per la mantecatura della stessa pasta, ma anche per preparare nuove pietanze, zuppe da consumare direttamente, o creme per arricchire i piatti.

Un altro uso ideale è per l’ammollo dei legumi. Con le sue proprietà, infatti, ammorbidirà i legumi al punto giusto, per come essi necessitano. Se si torna al tema della cura personale, anche un pediluvio idratante può essere attuato, sfruttando quelle che sono le proprietà dell’acqua dopo che la stessa sia servita per cuocere la pasta.

Anche l’acqua di cottura del riso è molto ricca di nutrienti e minerali. Tra questi ultimi, zinco, magnesio, potassio. Può essere raccolta e riutilizzata cumulativamente in un bagno nutriente. O ancora, come lenitivo per pelli delicate e sensibili, con applicazioni anche in viso. La sua azione è dermoprotettiva e purificante, vi darà soddisfazione.

Le modalità di riutilizzo nello specifico

Per il lavaggio di stoviglie, lasciare in ammollo le stesse nell’acqua derivante dalla cottura della pasta per una decina di minuti. Il potere sgrassante e brillantante non potrà che stupirvi, evitandovi altresì l’impiego di prodotti sgrassanti.

Per l’innaffiamento delle piante, l’acqua dovrà essere lasciata a raffreddare dopo la cottura, e, appena sarà del tutto a temperatura ambiente, si potrà riutilizzare. L’avvertenza è quella di non aggiungere sale in cottura. Si può poi applicare un impacco, con la medesima acqua, per i capelli. L’effetto di amidi e sali minerali sarà ammorbidente, oltre ad apportare lucidità e setosità.

Il riutilizzo in cucina

Si può utilizzare per la mantecatura della pasta. Un mestolo di acqua scolata, nel sugo della pasta o nel suo condimento, aggiungerà cremosità e aiuterà a far amalgamare tutti gli ingredienti. Si può inoltre usare per impastare prodotti da forno, quali le torte salate, le pizze, focacce e pane.

Può essere inoltre una base, in quanto brodo neutro, per la preparazione di zuppe, minestroni, vellutate. E’ molto ricco di sali minerali, in quanto brodo. Per i legumi, va bene per ammollo e relativo ammorbidimento, ma non per la cottura degli stessi (contiene troppo amido).

Lo stesso si può fare con l’acqua di bollitura degli ortaggi. Oltre agli usi qui menzionati, può essere usata come brodo vegetale, col quale poter preparare anche pappe per i bambini.