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Cancro ai Polmoni, colpisce sempre di più chi non fuma: ecco perché

Tumore ai polmoni nei non fumatori - Fonte AdobeStock
Tumore ai polmoni nei non fumatori – Fonte AdobeStock

Gli ultimi dati hanno rivelato che il cancro ai polmoni colpisce sempre di più chi non fuma, ecco svelato il motivo.

Quando si parla di tumore ai polmoni non si può parlare anche dei fattori di rischio tra cui il fumo di sigaretta, che ha senz’altro una pesantissima influenza sulla manifestazione di questa gravissima patologia.

Ciò che però hanno rivelato gli ultimi dati è che in realtà la neoplasia colpisce sempre più frequentemente chi non fuma, con un’incidenza davvero impressionante. Proprio per questo è essenziale indagare su quali siano le altre abitudini o fattori che possono incidere sull’insorgenza della patologia.

A rivelarlo di recente è stato uno studio condotto nell’Università di Boston, i cui ricercatori hanno sfruttato l’intelligenza artificiale per analizzare meglio l’attuale situazione.

Tumore ai polmoni, a cos’è dovuto l’aumento dei casi tra i non fumatori

Una tendenza piuttosto recente ha reso chiaro che ormai ad ammalarsi di cancro ai polmoni non sono più i fumatori – per quanto comunque sia un vizio da eliminare – ma che purtroppo ad incidere sono anche altri fattori. Attraverso uno studio condotto dai ricercatori del Francis Crick Institute in associazione con l’University college of London, è stato scoperto un meccanismo attraverso il quale l’inquinamento ambientale sarebbe in grado di innescare il tumore anche in pazienti che non hanno mai fumato.

Proprio per questo oggi è essenziale insistere maggiormente sul tema della prevenzione e puntare sempre di più a screening frequenti tra i soggetti che hanno superato i 50 anni attraverso il sistema della tomografia computerizzata a basso dosaggio – anche detta Tac Spirale. Proprio di recente però i ricercatori di Boston hanno messo a punto un sistema piuttosto accurato che permette anche di capire cosa ci riserva il futuro.

Tumore ai polmoni - Fonte AdobeStock
Tumore ai polmoni – Fonte AdobeStock

Tumore ai polmoni, la chiave della prevenzione è nell’intelligenza artificiale

Dal momento che i casi di tumori ai polmoni tra i non fumatori sono in preoccupante aumento, è necessario spingere ancora di più le persone ad effettuare controlli frequenti per avere sempre chiaro il quadro clinico. Tra le tecnologie oggi studiate dai ricercatori, c’è un sistema di intelligenza artificiale detto Sybil che è in grado di stabilire se un soggetto è particolarmente predisposto allo sviluppo del cancro ai polmoni.

Il sistema chiede solo la su menzionata tomografia computerizzata a basso dosaggio e non richiede altri dati come la storia clinica del paziente ma è perfettamente in grado di restituire una “diagnosi” che tenga conto del rischio di neoplasia nel paziente. Una scoperta assolutamente incredibile, che permetterà senza dubbio non solo di eliminare abitudini o fattori di rischio ma anche di intervenire tempestivamente sulla patologia.