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Musica a tutto volume, allarme giovani: rischi gravissimi per l’udito

Musica a tutto volume - Fonte AdobeStock
Musica a tutto volume – Fonte AdobeStock

Scatta l’allarme riguardante la musica a tutto volume è per i giovani, i rischi per l’udito sono gravissimi.

Quando si è giovani molto spesso si ignorano o comunque si minimizzano i rischi che si possono correre mettendo in pratica abitudini assolutamente sbagliate – soprattutto quando purtroppo le conseguenze non sono visibili ad occhio nudo.

Proprio di recente infatti è emerso un nuovo gravissimo problema sempre più diffuso tra i giovani, ovvero l’ascolto di musica a tutto volume – che ha senza dubbio un impatto negativo sull’udito con il rischio di provocare danni permanenti.

A porre l’attenzione su questo problema è stato un recente report, che ha fornito i dati specifici sui rischi corsi e come evitarli.

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Che i rumori forti possano avere un impatto negativo sul nostro udito è ormai noto da moltissimo tempo ma sembra che purtroppo sempre più spesso i giovani tendano ad ignorare o sottovalutare questo problema, come rivelato da un’indagine pubblicata dal British Medical Journal Global Health – nel quale si stima che un giovane su 4 ascolti musica con le cuffiette a volume troppo alto e che un giovane su 2 partecipi ad eventi dove la musica è a tutto volume.

Il rischio dunque ad oggi è che ben 1,35 miliardi di giovani possa perdere l’udito a causa di suoni che superano i 104 decibel, decisamente al di sopra della soglia considerata sicura – ovvero 80 decibel (basti pensare che i rumori in mezzo al traffico arrivano a 85 decibel). Ciò che però preoccupa maggiormente non è solo l’intensità della fonte sonora, ma anche la durata dell’esposizione che non dovrebbe superare le 40 ore a settimana (ovvero 8 ore al giorno) se si arriva alla soglia di sicurezza, ma che scendono a 38 minuti se si arriva a circa 101 decibel.

Musica a tutto volume - Fonte AdobeStock
Musica a tutto volume – Fonte AdobeStock

I consigli per proteggere al meglio il nostro udito dai rumori forti

Fermo restando che quando si iniziano a percepire i primi sintomi – ovvero fruscio all’orecchio anche in assenza di fonti sonore (noto come acufene) e si fa fatica a distinguere suoni a volume particolarmente basso – ovvero se avviene un’innalzamento della soglia dell’udibile – è già troppo tardi e i primi danni sono già presenti, esistono delle linee guida per ridurre il rischio di danni gravi e permanenti.

Secondo gli esperti, oltre ad evitare di mettere le cuffiette a tutto volume, sarebbe indispensabile anche utilizzare tappi per le orecchie durante le manifestazioni musicali – ossia durante i concerti o in discoteca – ma anche allontanarsi ad intervalli regolari per permettere alle orecchie di riposare e infine sottoporsi a controlli frequenti come l’esame audiometrico.