Endometriosi: di cosa si tratta e quali sono le terapie da fare
Tra i disturbi femminili purtroppo spesso sottovalutati c’è l’endometriosi, una patologia che coinvolge l’utero.
Cerchiamo di capire esattamente di cosa si tratta equali sono le terapie consigliate in queste circostanze.
Una malattia tipicamente femminile di cui purtroppo si parla molto poco è l’endometriosi, una problematica che riguarda l’utero e che può provocare dolorose infiammazioni croniche che compromettono la qualità della vita del soggetto colpito.
Purtroppo ancora oggi è molto difficile da diagnosticare, per cui è bene analizzare nel dettaglio i sintomi che provoca al fine di acquisire maggiore consapevolezza su questo disturbo. Ecco dunque di cosa si tratta e quali possono essere le terapie consigliate.
Endometriosi, in cosa consiste questo disturbo femminile
L’endometriosi, una malattia purtroppo difficile da diagnosticare e spesso anche piuttosto sottovalutata, è causata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali al di fuori dell’utero – condizione che può causare infiammazioni croniche piuttosto dannose per l’apparato femminile, nonché condizionale la qualità della vita del soggetto colpito.
Le cause, purtroppo, non sono ancora note ma è certo che si manifesta quando – durante il ciclo mestruale – le cellule dell’utero si sfaldano e provocano una fuoriuscita di sangue; le formazioni anomale esterne all’utero si comportano allo stesso modo, con la differenza che non possono essere eliminate dall’organismo.
Spesso purtroppo l’endometriosi può localizzarsi nelle ovaie – con presenza anche di cisti – oppure in altre sedi come i nervi, i reni e l’intestino. In questi casi purtroppo è necessario intervenire con un’operazione chirurgica per rimuovere le parti colpite.
Tra i sintomi più comuni si accusa un fortissimo senso di tensione nella zona pelvica e provoca crisi mestruali piuttosto intense e dolorose. Inoltre nei casi più gravi può comportare anche sterilità, motivo per cui è bene cercare di intervenire per tempo, anche se purtroppo non è sempre facile data la difficoltà nel diagnosticare questo disturbo.
Endometriosi, diagnosi e terapia da effettuare
Come anticipato l’endometriosi purtroppo è molto difficile da diagnosticare, soprattutto perché purtroppo ancora oggi i dolori associati al ciclo mestruale sono spesso sottovalutati. Non esitate però a rivolgervi ad un medico nel caso in cui accusiate dolori insolitamente intensi durante le mestruazioni.
Solitamente sono necessarie diverse analisi prima di ricevere la diagnosi e spesso questo avviene dopo addirittura sette o otto anni dall’inizio dei sintomi – periodo nel quale la psiche del soggetto colpito può essere sottoposta a grave stress. Nella maggior parte dei casi comunque si procede con una serie di esami diagnostici tra cui visite ginecologiche molto approfondite e indagini radiologiche.
Una volta confermata la diagnosi si procede con una terapia che possa da un lato controllare la progressione della malattia – ovvero la formazione delle cellule anomale in sede extrauterina – ma anche con farmaci che possano alleviare i sintomi. Generalmente, prima di passare all’intervento chirurgico, si procede con farmaci che bloccano l’ovulazione e con la terapia ormonale (come la pillola anticoncezionale).