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Il tuo cuore rischia se in casa non hai questi

Se non disponi di questo in casa, il rischio è per il cuore – newssalute.it

Sempre bene salvaguardare con finalità preventiva la salute del cuore. Per farlo, si dovrebbe assumere consapevolezza di tutte quelle condizioni, esterne e ambientali, insieme a tutte le altre, che potrebbero metterlo in pericolo. 

E’ importante, per la salute cardiaca, essere a proprio agio nell’ambiente dove ci si trova. Le condizioni ambientali dovranno essere cioè pienamente vivibili.

Si pensi al clima. Un clima troppo rigido causerebbe al cuore dei disturbi. E ora ci sono anche gli esiti di uno studio compiuto dall’Università del Galles in materia. Si tratta di uno studio specifico che ha evidenziato, in particolare, gli effetti della permanenza prolungata in casa in assenza di riscaldamenti.

Lo studio e gli effetti sul cuore

Assicurati di avere in casa riscaldamenti a sufficienza, nella giusta misura – newssalute.it

Che il freddo eccessivo e prolungato sia lesivo dell’apparato cardiovascolare è stato confermato da tale studio, ance se si tratta dello stare in casa. Infatti, in presenza di determinate condizioni, si spinge il corpo alla vasocostrizione, allo sforzo, a perdita di capacità del sistema immunitario a rispondere agli agenti patogeni. Ne consegue dunque una maggiore predisposizione ad ammalarsi.

La condizione specifica, oggetto di studio, dello stare in casa senza riscaldamenti, avrebbe conseguenze di vasta portata, ovvero molto estese. Oltre a quanto già citato, anche irrigidimento muscolare, reazioni cutanee, vi è il rischio d’infarto e ictus, peggioramento dell’asma in chi già ne soffre.

La vasocostrizione, in particolare, trattandosi di un restringimento dei vasi sanguigni, aumenta la pressione con alterazione della normale circolazione del sangue. Il che dà vita a molte delle problematiche segnalate, in particolar modo rischio d’ictus e infarto. Il freddo ha poi effetti sull’abbassamento dei livelli di fibrinogeno, la proteina alla base della coagulazione.

Di conseguenza, una minor coagulazione equivale a sangue più denso e meno propenso a circolare con fluidità. E proprio la formazione di coaguli nel sangue genera uno sforzo eccessivo per l’apparato cardiovascolare, e il rischio di arresto cardiaco è notevole. La gente che percepisce maggiormente il freddo, come le persone anziane e gli ipertesi, sono i più esposti.

L’esperimento e i parametri da tener presenti

All’esperimento ha partecipato il giornalista James Gallagher della BBC. Sono poi stati monitorati i parametri vitali di Gallagher una volta entrato in una stanza, dove la temperatura è stata fatta scendere fino a 10 gradi. Se la temperatura “legale” è stata abbassata a 19 gradi dal governo Draghi, per fornire un termine di raffronto, il corpo umano funziona bene a 37 gradi di temperatura ottimale.

Ora, se si abbassa la temperatura corporea a 21 gradi, il che accade nel momento in cui la temperatura esterna è fra 0 e 10 gradi, si iniziano ad avere forti disagi, quali irrigidimento muscolare e mani e piedi del tutto freddi. Nell’esperimento, già all’abbassamento della temperatura dell’ambiente a 18 gradi il giornalista volontario ha iniziato a risentirne, e ciò perché è la temperatura esterna dalla quale il corpo inizia a proteggere quella interna. La temperatura ideale da avere negli ambienti di casa è sui 21 gradi, con umidità fra 40 e 60% (non oltre, per evitare la secchezza delle vie respiratorie).