Covid:un vecchio farmaco chiude questo paragrafo bruttissimo della storia
Si è parlato tanto, a proposito del Covid, ovviamente di una sua cura. La ricerca scientifica ha compiuto notevoli passi in avanti da quando il virus riuscì a sorprendere l’intera Umanità. In seguito sono arrivate le varianti, con sempre nuovi farmaci necessari. Ma, a quanto sembra, la cura potrebbe arrivare da un farmaco già in uso.
Tra tanto ricercare una cura che possa sbarazzarsi per sempre del virus e di tutte le sue varianti, pare che ora il rimedio definitivo possa giungere da un vecchio farmaco.
Il farmaco in questione è in uso per la cura del fegato, e la ricerca che lo ha scoperto proviene da Cambridge. A portare a condurre la nuova ricerca britannica, alla quale ha preso parte altresì la dottoranda italiana Teresa Baldini, sono state appunto le limitazioni che emergono poi per ogni nuovo farmaco.
La ricerca e gli ultimi sviluppi
Del resto il virus è in perenne evoluzione, e i dati non sono ancora confortanti, almeno non come si vorrebbe. Seppur aumentate esponenzialmente le guarigioni, ogni giorno si registrano mezzo milione di contagiati nel mondo. La ricerca attuale è stata da poco stata pubblicata, lo scorso 5 dicembre, sulle pagine della rivista Nature.
Il farmaco è in uso per diverse patologie del fegato e agisce sulle cellule e non sul virus. Dovrebbe quindi offrire un livello di protezione elevato. Ciò che penetra e agisce nelle cellule è una specifica tipologia di recettore, l’ACE2. Come afferma sul punto il Dott. Fotios Sampaziotis, direttore scientifico della ricerca menzionata, nonché primario di epatologia, è necessario trovare altre cure non coinvolgenti il sistema immunitario.
Ciò perché non tutti i pazienti possono sottoporsi al vaccino, basti pensare agli immunodepressi. Ma a questo punto verrebbe da chiedersi: come agisce la nuova cura, a proposito del Covid-19? E’ stata proprio la Dott.ssa Teresa Baldini a scoprire il tutto su ACE2, che è la molecola attraverso cui il Covid entra nell’organismo.
Il suo ambito di ricerca è la medicina rigenerativa del fegato, e la scoperta è sopraggiunta accidentalmente. In seguito, come riportato dalla stessa Dott.ssa Baldini, il team ha scoperto di aver trovato il modo per rimodulare ACE2. E’ proprio agendo sul tramite che si diminuisce l’infezione da Covid. Ed è proprio l’acido ursodeossicolico, il farmaco, a compiere tale azione.
La sperimentazione è stata condotta su mini-intestini e mini-polmoni in laboratorio. Anche su modelli animali. L’efficacia della protezione è stata salvifica. In seguito il team ha sperimentato il farmaco su organi umani donati alla ricerca, e mantenuti vivi in laboratorio, con gli stessi esiti.