Attenzione all'influenza - Fonte AdobeStock
Quest’anno a destare maggiore preoccupazione non è solo il Covid, ma anche alcuni ceppi di influenza particolarmente aggressivi.
Secondo gli ultimi dati discussi dagli esperti c’è un virus influenzale che al momento preoccupa enormemente e che potrebbe anche arrivare in anticipo.
Ogni anno in questo periodo sale la preoccupazione per le influenze, soprattutto per quanto riguarda i ceppi più aggressivi. Purtroppo in tal senso arrivano notizie preoccupanti e si parla di un virus che potrebbe mettere a letto moltissimi pazienti già all’inizio dell’anno. Vediamo dunque cosa dicono gli esperti e cosa possiamo fare per prevenire il contagio.
Come sottolineato solo qualche giorno fa anche dal dottor Matteo Bassetti, quest’anno a preoccupare non è soltanto il Covid, ma anche l’influenza di origine virale. Se infatti abbiamo fatto di tutto per cercare di arginare il Coronavirus, sulle altre patologie abbiamo abbassato la guardia e questo potrebbe comportare problemi piuttosto seri nei prossimi mesi.
Lo conferma anche il dottor Giovanni Rezza, che di recente ha parlato di un virus particolarmente aggressivo che potrebbe iniziare a colpire già nelle prossime settimane. Si tratta dell’Australiana, che avrebbe già iniziato a diffondersi colpendo addirittura ben 12,5 abitanti su 1.000.
I sintomi sono piuttosto gravi e comprendono febbre alta che sale velocemente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore e calo dell’appetito. D’altro canto il professore invita alla calma e a non affollare gli ospedali al manifestarsi dei primi sintomi ma di affidarsi al medico di base per la cura – che consiste nella prescrizione di antipiretici (come la Tachipirina) o gli antinfluenzali come l’Aspirina e il Nurofen. Sono sconsigliati, come sempre, gli antibiotici, che non hanno alcun effetto contro i virus (essendo adatti ad infezioni batteriche).
Il dottor Rezza precisa inoltre che purtroppo questa influenza si sta rivelando particolarmente aggressiva, soprattutto per i più piccoli, perché negli ultimi due anni abbiamo trascorso gli ultimi inverni in casa a causa della pandemia e i virus hanno fatto fatica a diffondersi, ma oggi siamo particolarmente esposti al pericolo.
In particolare, dunque, dobbiamo fare molta attenzione sia ai bambini, che quest’anno sono tornati regolarmente a fare lezione a scuola, ma anche ai più anziani, solitamente i pazienti più fragili ed esposti a questi pericoli.
La soluzione, come sempre, è individuata nella somministrazione dei vaccini – nonostante ci sia sempre una certa diffidenza nei loro confronti. Quest’anno, non a caso, è partita la campagna “porgi l’altra spalla 3.0“, per sensibilizzare i cittadini e spiegare loro che non esistono pericoli nella combo tra i vaccini per l’influenza e quello per il Covid.
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