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Glicemia alta: quando preoccuparsi, le cause patologiche

Glicemia alta - Fonte AdobeStock
Glicemia alta – Fonte AdobeStock

Sono diverse le cause che possono portare ad un innalzamento dei valori della glicemia, ecco quando bisogna preoccuparsi. 

Cerchiamo di fare chiarezza sulle cause patologiche che possono comportante un innalzamento di questo valore.

La glicemia alta è una condizione per la quale nel nostro sangue abbiamo una concentrazione elevata di glucosio (ossia di zucchero) che può superare i valori fisiologici anche in modo allarmante. Possono essere diverse le cause che provocano questa situazione, ovviamente alcune più gravi di altre. Vediamo dunque quali quali possono essere le cause patologiche dell’innalzamento del glucosio.

Glicemia alta, da cosa può dipendere

Solitamente quando assumiamo zuccheri nel nostro corpo si alzano i livelli di glucosio nel sangue e, per riportare i valori a livelli ottimali, il nostro corpo interviene producendo insulina – un ormone in grado di sintetizzare gli zuccheri.

Glicemia alta - Fonte AdobeStock
Glicemia alta – Fonte AdobeStock

Può capitare, tuttavia, che questa molecola non venga prodotta correttamente nel nostro organismo o che non sia abbastanza efficace e nelle nostre analisi del sangue, alla voce “glicemia”, il valore sia decisamente alto – teniamo presente che dovrebbe aggirarsi attorno ai 70-99 mg/dl, mentre tra i 100.e i 125 mg/dl si parla di alterata glicemia e oltre i 126 mg/dl invece si inizia a parlare di pre-diabete.

Questa condizione può essere causata da diversi fattori, a volte addirittura passeggeri, come il diabete gestazionale, che subentra in caso di gravidanza a causa del ridotto lavoro degli ormoni. Anche alcuni tipi di farmaci possono alterare i livelli della glicemia, come ad esempio i cortisonici e gli antipsicotici.

Infine non si può tener presente che anche lo stress può giocare il suo ruolo in tal senso, dal momento che un soggetto fortemente sotto pressione tenderà a produrre più cortisolo (responsabile dell’aumento della glicemia).

Glicemia, quando preoccuparsi

Se finora abbiamo analizzato situazioni in cui la glicemia si alza ma in via provvisoria – non esiste quindi una patologia che possa rendere questa condizione stabile, è bene tenere presente che ci sono anche delle malattie che possono alterare i valori e che devono essere trattate immediatamente per non incorrere in conseguenze peggiori.

Glicemia alta - Fonte AdobeStock
Glicemia alta – Fonte AdobeStock

Ovviamente tra le patologie più comuni che possono provocare questa condizione c’è il diabete, a sua volta suddiviso in tipo 1 e tipo 2 (anche detto mellito). Nel primo caso il nostro organismo distrugge le cellule beta nel pancreas, causando dunque l’impossibilità di produrre insulina per regolare i valori di zucchero nel sangue. Solitamente questa patologia di manifesta già in tenera età e non può essere risolta, ma soltanto tenuta a bada.

Il diabete mellito invece può manifestarsi in età più avanzata ed è spesso accompagnata ad una situazione di obesità, che determina una maggiore resistenza dell’organismo all’insulina da parte delle cellule. In questo caso dunque l’ormone viene prodotto ma risulta inefficace.

Non solo il diabete però è responsabile dei livelli sballati di glicemia, ma anche le patologie pancreatiche (che quindi possono compromettere la secrezione di insulina), o quelle surrenatiche – responsabili della produzione di cortisolo e, dunque, anche dell’aumento dei livelli di glicemia) ma anche le malattie tiroidee (un aumento dell’attività di questa ghiandola può aumentare il rilascio degli ormoni e causare iperglicemia).

Infine vogliamo ricordare che livelli alti di glicemia possono provocare sensazione di stanchezza e malessere, sbalzi di umore, secchezza della pelle, aumento della sete, perdita di peso, tachicardia e anche confusione mentale e stanchezza. Se accusate questi sintomi, non esitate a fare subito un controllo e a contattare un medico, le conseguenze di patologie come il diabete possono essere disastrose.