Home » Reflusso gastroesofageo: come riconoscerlo, cause, cure e rimedi

Reflusso gastroesofageo: come riconoscerlo, cause, cure e rimedi

Uomo con dolore allo stomaco - Fonte AdobeStock
Uomo con dolore allo stomaco – Fonte AdobeStock

Il reflusso gastroesofageo è divenuto purtroppo un sintomo piuttosto comune, per cui è importantissimo saperlo riconoscere e capire quali sono i possibili rimedi.

Si tratta di una patologia molto comune per cui però fortunatamente esistono moltissimi rimedi validi per contrastarlo.

La patologia da reflusso gastroesofageo è considerata dagli esperti come una forma di reflusso acido che si presenta in forma più duratura e decisamente più grave. Essendo diventata una malattia molto diffusa al momento sono diversi gli esperti impegnati nella campagna di sensibilizzazione per far sì che i pazienti siano in grado di riconoscerlo.

Fortunatamente, accanto a questa continua sensibilizzazione, sono stati distribuiti in commercio moltissimi rimedi validi per dare sollievo ai pazienti affetti. Vediamo quindi come riconoscerlo e soprattutto come correre ai ripari.

Reflusso gastroesofageo, cause e sintomi

Cerchiamo subito di inquadrare i sintomi del reflusso gastroesofageo per comprendere al meglio come si manifesta e, dunque, come possiamo riconoscerlo. I pazienti affetti da questa patologia accusano solitamente una sensazione di rigurgito acido nell’esofago, associato anche ad un bruciore localizzato al petto e nello stomaco.

Uomo con reflusso gastroesofageo - Fonte AdobeStock
Uomo con reflusso gastroesofageo – Fonte AdobeStock

Solitamente si presenta in seguito ad un’indigestione, ma può essere dovuta anche al rilassamento della valvola gastrica, e si manifesta più spesso quando ci si mette a letto. Spesso la sensazione di dolore all’altezza del petto è così forte da essere scambiata per angina pectoris – che invece è provocata da un ridotto apporto di sangue (e quindi ossigeno) al cuore.

Questi sintomi si manifestano a causa del passaggio dei succhi gastrici nell’esofago, che irritano le mucose provocando anche laringite, raucedine e tosse da reflusso. In associazione ai sintomi prima elencati possono insorgere inoltre anche sintomi cardiaci (da qui la confusione con la malattia appena menzionati) come la tachicardia.

Reflusso gastroesofageo, possibili rimedi

Solitamente in presenza di reflusso gastroesofageo è bene recarsi da un medico specialista (il gastroenterologo) per fare degli esami più approfonditi e accertarsi della causa che lo ha manifestato.

Cibi da evitare con il reflusso gastroesofageo - Fonte AdobeStock
Cibi da evitare con il reflusso gastroesofageo – Fonte AdobeStock

In ogni caso sono molti i rimedi validi – anche senza obbligo di ricetta – come ad esempio gli antiacidi e farmaci procinetici (usati solitamente per accelerare lo svuotamento dello stomaco).

In ogni caso è sempre bene correggere l’alimentazione favorendo pasti più leggeri (evitando quindi fritti e alimenti grassi come gli insaccati), eliminando vino bianco e bibite gasate o caffè ma soprattutto mangiare più lentamente. In aggiunta è consigliabile anche praticare attività fisica per favorire la digestione, facendo attenzione però a non eccedere troppo in concomitanza con i pasti.