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I materiali isolanti che mantengono al meglio le temperature

Per numerosi prodotti deperibili, come per esempio i farmaci e gli alimenti, una corretta conservazione può essere garantita solo dal rispetto della catena del freddo. Lo scopo è quello di assicurare i più elevati standard igienici e la massima integrità per fare in modo che i prodotti possano essere conservati a lungo, nelle varie fasi di trasporto e all’interno delle celle frigo. La sicurezza farmaceutica e alimentare dipende, quindi, dalla scelta dei materiali, oltre che dalle procedure che devono essere messe in atto al fine di garantire la qualità dei prodotti. La cura dei materiali deve riguardare non solo le celle frigo, ma anche le camere in cui i prodotti vengono lavorati e i magazzini: tutti ambienti in cui deve essere mantenuta una temperatura appropriata.

Alla ricerca del miglior isolamento termico

Per il trasporto medicinali e alimenti a temperatura controllata serve un isolamento ottimale, frutto di materiali e prodotti selezionati ad hoc: fra questi vale la pena di citare i pannelli sandwich, che si fanno apprezzare per le eccellenti performance che sanno offrire. Aziende come DSS Bio Pharma, che si occupa proprio dei trasporti a temperatura controllata, investono molto nella ricerca in questo ambito, al fine di utilizzare soluzioni isolanti ed efficaci.

I pannelli isolanti

Le celle frigorifere che vengono ricoperte con dei pannelli isolanti hanno la capacità di assicurare un isolamento termico ottimale. Tali pannelli sono una soluzione perfetta per soddisfare le richieste in termini di performance, vale a dire il totale isolamento termico delle celle frigorifere senza dimenticare il contatto occasionale tra le superfici e i prodotti. Ambienti di questo tipo a temperatura controllata possono richiedere anche il ricorso ai pannelli coibentati realizzati con schiume poliuretaniche: si tratta di materiali che, oltre ad avere eccellenti proprietà isolanti, mostrano anche un comportamento al fuoco ideale. Questi pannelli sono idonei alle esigenze dell’industria medicale e di quella alimentare; più in generale, si adattano alle diverse applicazioni per le quali c’è bisogno di un controllo termoigrometrico interno.

I pannelli sandwich

Le celle frigo quindi possono essere realizzate con pannelli sandwich, che allo stato attuale possono essere considerati tra le migliori soluzioni per il mantenimento della catena del freddo. Essi devono il proprio nome alla loro particolare composizione, con due facce in metallo che racchiudono al proprio interno un’anima in poliuretano isolante. Oltre al perfetto isolamento termico che riescono a garantire, questi pannelli si fanno apprezzare per una tenuta all’aria ottimale. Inoltre, resistono alla corrosione e alla formazione di funghi e muffa, contribuendo a mantenere l’igiene e la salubrità. Sono adatti al contatto con gli alimenti e resistono senza problemi agli agenti di detersione aggressivi che vengono usati per lavare le superfici.

Le diverse tipologie di celle frigorifere

Va detto, comunque, che esistono diverse tipologie di celle frigorifere, che si distinguono in base alle esigenze che devono soddisfare: le celle frigorifere trasportabili, per esempio, oppure le celle frigorifere ad atmosfera controllata, senza dimenticare le celle per i prodotti congelati, dove la temperatura non raggiunge gli zero gradi. Nelle celle frigo per la conservazione vengono collocati prodotti che sono pre-refrigerati, a una temperatura di solito superiore a zero gradi, mentre le celle di prerefrigerazione sono quelle in cui vengono collocati i prodotti da far raffreddare velocemente prima della conservazione. Non è detto, quindi, che in una cella frigo la temperatura debba essere per forza inferiore allo zero: per esempio per far maturare le banane serve una temperatura di 18 gradi, mentre per i gelati, per le verdure e per il pesce surgelato occorre raggiungere i 28 gradi sotto zero. Infine, nei locali in cui devono trovare spazio alimenti che poi saranno surgelati in seguito la temperatura richiesta è di 5 gradi.

Gli anelli della catena del freddo

Sono tanti gli anelli che compongono la catena del freddo, e per ognuno di questi si può prendere necessario l’impiego di materiali isolanti. Si inizia con la conservazione iniziale del prodotto, subito dopo che è stato raccolto, e con la prerefrigerazione che consiste nel rapido abbattimento della sua temperatura. A questo punto il prodotto – sia esso di origine vegetale, sia esso di origine animale – può essere lavorato in ambiente refrigerato. Quindi lo si colloca in magazzini di conservazione, e dal centro di produzione viene trasferito ai magazzini di deposito, sempre rispettando la catena del freddo. Infine, si arriva ai centri di distribuzione e ai punti di vendita.

I materiali isolanti più importanti

Sono isolanti quei materiali che impediscono il passaggio di energia termica e di acqua: per esempio il PET, o telo polietilene, e la guaina bituminosa, ma anche il catrame impermeabilizzante. Garantire l’isolamento termico non vuol dire altro che arrestare per quanto possibile il flusso di calore dall’esterno all’interno. I materiali isolanti usati per la catena del freddo si distinguono per la capacità termica specifica e per la conducibilità termica.