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Dove si trova il fegato e quali funzioni svolge

In molti si domandano dove si trova il fegato quando avvertono dei fastidi. Si tratta della ghiandola più grande dell’organismo e aiuta il corpo e il metabolismo, perché è in grado di sintetizzare la bile, utile nei processi digestivi, ed è in grado anche di eliminare le sostanze tossiche nel sangue.

Questa ghiandola è connessa con l’apparato digerente, la sua forma triangolare può ricordare quella di un cuneo e all’esterno è rivestito da una capsula di tessuto connettivo conosciuta come capsula di Glisson. La sua grandezza varia a seconda dell’età, vale a dire che cresce durante l’infanzia e arriva alle sue massime dimensioni verso ai 18 anni; a quel punto per il fegato inizia un processo inverso, comincia a decrescere con il passare degli anni.

L’organo epatico ha la superficie liscia ed è di colore rosso scuro. In anatomia, la scienza tende a dividere il fegato in quattro differenti lobi: il lobo sinistro che è a forma di triangolo, il lobo destro che è la parte maggiore dell’organo, il lobo caudato, chiamato anche lobo di Spigelio, che si trova nella parte retrostante e il lobo quadrato che si trova vicino alla colecisti. Anche le cellule prodotte dal fegato sono di quattro tipi: ci sono gli epatociti, le cellule endoteliali, le cellule di Kupffer e le cellule stellate.

Due importanti vasi sanguigni si collegano al fegato: l’arteria epatica, che parte da quest’organo e raggiungere tutte le altre parti dell’organismo, e la vena porta, che ha la funzione di introdurre il sangue nella ghiandola epatica.

Dove si trova il fegato

La domanda che si pongono molte persone è dove si trova il fegato. La ghiandola epatica è posta nella parte sottostante e a destra del diaframma e si potrebbe dire che è incastrata tra diaframma, stomaco e colon. Esso, infatti, è posto quasi completamente nell’ipocondrio destro cioè nel quadrante superiore della cavità addominale, ma una piccola parte si trova nel quadrante sinistro. Quindi si trova sotto il polmone sinistro, vicino alla parte destra dello stomaco, sopra al rene destro e alla cistifellea.

La sua posizione rende quasi impossibile sentirlo, poiché è un organo davvero silenzioso e provoca dolori in rari casi, a meno che non sia estremamente malato o non sia ingrossato.

In una persona adulta il suo peso va da 1,5 kg a 2 kg al massimo, ma ricordiamo che può variare notevolmente a seconda del peso corporeo del soggetto.

Le principali funzioni del fegato

Il fegato svolge molteplici funzioni, utili per il funzionamento corretto del nostro organismo e per eliminare in modo corretto le tossine. In particolare, il fegato sintetizza la bile, cioè quella sostanza giallastra che serve principalmente per assorbire i grassi nell’intestino, sintetizza molecole di glucosio, elimina diversi ormoni compresa l’insulina, aiuta nell’assorbimento delle proteine, lavora la sintesi dei trigliceridi e del colesterolo, produce trombina, fibrinogeno, proteina C, proteina S, antitrombina, epcidina e altre sostanze che svolgono un ruolo fondamentale per la coagulazione del sangue.

La ghiandola epatica, inoltre, si occupa della distruzione dell’emoglobina e di molte sostanze dannose e tossiche per l’organismo, soprattutto quelle che vengono prodotte dopo aver assunto ad esempio bevande alcoliche. All’interno del fegato, poi, l’ammoniaca diventa urea e vengono conservate sostanze come il ferro, il glucosio e la vitamina B12.

Una funzione importante svolta dal fegato è che, fino al terzo mese di gravidanza, la ghiandola produce dei globuli rossi. Anche per il sistema immunitario quest’organo risulta essere molto importante, in quanto svolge una funzione di protezione verso diverse sostanze antigene.

Quest’organo, inoltre, è in grado di trasformare l’acido lattico, che il nostro sistema muscolare produce, in glucosio. Grazie al funzionamento corretto della ghiandola epatica, il nostro corpo è capace di mantenere un equilibrio corretto tra acqua e sale.

Il fegato, infine, serve a sintetizzare la somatomedina, conosciuta anche come IGF-1, che è un ormone di natura proteica fondamentale per la crescita dei più piccoli.

I cibi che fanno bene al fegato

Un’alimentazione equilibrata può essere considerata un punto di riferimento per mantenere inalterata la salute del fegato. Ma quali sono i cibi che fanno bene al fegato? Fra questi alimenti possiamo citare innanzitutto la curcuma, una spezia capace di depurare grazie al principio attivo che contiene, che si chiama curcumina. In particolare la curcuma riesce a supportare l’attività di enzimi epatici che eliminano le sostanze nocive.

Il carciofo è un altro alimento che fa bene al fegato, perché non solo è disintossicante, ma favorisce la produzione della bile. Anche l’aglio è molto importante per la salute del fegato, in quanto è una ricca fonte di composti solforati, tra i quali possiamo citare per esempio l’allicina.

Gli asparagi hanno delle proprietà nutrizionali importanti, perché forniscono vitamina C, vitamine B, potassio e fibre. Le loro sostanze nutritive proteggono le cellule del fegato dai danni che possono essere provocati dai radicali liberi.

Il limone si rivela importante per la salute del fegato, in quanto riesce a prevenire lo stress ossidativo che può essere causato da diversi fattori, come il fumo, l’assunzione di alcuni farmaci o l’alimentazione scorretta. Il pesce azzurro agisce aiutando l’organo epatico come antinfiammatorio, grazie al fatto che contiene molti grassi polinsaturi omega 3.

Non dovrebbero mancare nella nostra alimentazione nemmeno i cavoli, ma anche il cavolfiore, la verza, i broccoli e i cavoletti di Bruxelles, che contengono dei composti dello zolfo che aiutano il fegato a depurarsi.

Inoltre come spuntino possiamo mangiare sempre delle noci, che contengono grassi considerati buoni, oltre all’acido fenolico e alla vitamina E. Fondamentale anche il tè verde, che ha molti benefici, infatti questo tipo di tè contiene le catechine, che sono polifenoli in grado di essere antiossidanti e di contrastare le infiammazioni. Proprio i polifenoli nel tè verde possono alleviare i danni che potrebbero derivare dall’accumulo di grasso sul fegato.