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Geni si diventa: i risultati di uno studio norvegese

Geni si nasce, non si diventa. È una frase che si sente ripetere piuttosto spesso, quasi a voler spegnere ogni speranza di successo alle persone che non hanno un quoziente intellettivo così alto o abilità particolarmente spiccate, almeno in partenza. Ma è davvero così? Stando alla ricerca condotta dall’Università norvegese della Scienza e della Tecnologia non proprio, visti i tanti casi di persone arrivate al successo dopo aver seguito alcune precise indicazioni.

Geni si diventa: lo studio dell’Università norvegese

Per capirci di più, i ricercatori dell’Ateneo nordico hanno studiato a fondo i comportamenti e le performance di alcuni dei personaggi più famosi nei vari settori. Lo studio, che è durato cinque anni, ha visto come protagonisti Zlatan Ibrahimovic, uno dei bomber più profilici nella storia calcistica degli ultimi 15 anni, ma anche personaggi come Hans Christian Andersen, Charles Darwin o il campione mondiale di scacchi Magnus Carlsen.

In sostanza, il lavoro sul “campo” ha fatto emergere che per eccellere in un determinato campo devono essere presenti alcuni fattori: lo ha spiegato al quotidiano “La Repubblica” Hermundur Sigmundsson, del Dipartimento di Psicologia della Ntnu. Ma quali sono questi fattori? Come evidenziato dalla ricerca dell’Università norvegese – pubblicata anche sulla rivista New Ideas in Psychology – sono in tutto cinque: allenamenti specifici e mirati, passione, grinta, mentalità e approccio positivi e il supporto garantito da un mentore.

Per arrivare ai massimi livelli servono impegno e passione

Lo studio dell’Università norvegese va in realtà avanti da molto più tempo, includendo ben 126 partecipanti. I ricercatori si sono soffermati con grande attenzione su questi fattori, che hanno consentito a determinati personaggi di raggiungere il successo mondiale.

La ricerca ha chiarito che per arrivare a livelli “top” serve impegnarsi seriamente ogni giorno: geni non si nasce, quindi, ma si diventa con la costanza e con la pratica caratterizzata proprio da quei fattori. La stima dei ricercatori, infatti, è che siano necessarie 10.000 ore di pratica per diventare veramente bravi in qualcosa.