Semi di lino, chia e zucca: sai riconoscerli? | Fonte: Canva
Dalle innumerevoli proprietà benefiche, i semi oleosi rappresentano una fonte di proteine, carboidrati e fibre. Molte volte, però, non sappiamo riconoscerli: facciamo un focus sui semi di lino, di chia e di zucca.
Quando si sceglie un seme oleoso, è importante considerare diversi aspetti, come le proprietà nutrizionali, il gusto, la versatilità culinaria e i potenziali benefici per la salute. Esaminando questi fattori nel contesto di tutti i semi oleosi, è possibile ottenere una panoramica più completa e facilitare la scelta migliore per le proprie esigenze. Iniziamo dai semi di lino.
Questi semi sono famosi per le loro numerose proprietà benefiche per la salute: hanno il ben 40% di grassi, il 20% di proteine e circa il 30% di carboidrati. Un bomba di sali minerali come potassio, fosforo, rame e calcio. Ma ciò che li rende davvero speciali è la presenza di proprietà che offrono un’azione emolliente e lenitiva sulle pareti intestinali. Questo li rende un rimedio naturale contro la stitichezza, in quanto possono stimolare la motilità intestinale e facilitare l’evacuazione. È consigliabile consumare i semi di lino macinati per garantire il pieno assorbimento dei loro principi attivi. Si può ottenere un gel mescolando 15 g di semi di lino macinati con 45 ml di acqua a temperatura ambiente, che può essere utilizzato come sostituto delle uova nelle preparazioni dolci e salate.
L’olio di semi di lino è una buona fonte di acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, che sono benefici per la salute cardiovascolare e il benessere generale.
Scuri scuri, i semi di chia hanno una grande proprietà di assorbimento si combina con la capacità della chia di aumentare di volume fino a 10 volte il suo peso iniziale, aiutando così ad aumentare la massa fecale e facilitare la defecazione. Inoltre, la chia può essere utilizzata come legante in alcune preparazioni, sostituendo olio o uova. Questi semi apportano numerosi benefici sul cuore, sull’umore, sui dolori articolari e sulla rigenerazione cellulare. Infine, la fibra solubile presente nei semi di chia contribuisce a regolare le funzioni intestinali, nutrendo la flora batterica sana e aiutando a prevenire sia la stipsi che la diarrea.
Molto spesso sono considerati semi di Serie B, ma in realtà rappresentano un alimento con principi nutritivi unici: 50% di grassi, dal 24% di carboidrati e dal 18% di proteine. Questi semi hanno un eccesso degli acidi grassi omega-3 rispetto agli omega-6, caratteristica che si adatta bene a una dieta mediterranea, che tende a tendere verso gli omega-6. Sono anche una buona fonte di magnesio, zinco e ferro. In fitoterapia, vengono impiegati per prevenire disturbi legati all’ingrossamento della prostata e a problemi dell’apparato urinario, come infiammazioni e cistite.
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