Avvenuto il richiamo alimentare di un prodotto per rischio stramonio. Se lo hai, non lo consumare!
Se avete questo prodotto in casa, non consumatelo. Questa è la raccomandazione da far circolare in questi giorni, in cui è stato reso noto il richiamo del prodotto stesso. Diversi lotti ne sono stati ritirati e alcune confezioni erano già state vendute come avviene spesso in questi casi.
Si tratta di un prodotto surgelato che presenta un rischio di tossicità. Nello specifico, il consumatore che ne assume, è sottoposto a rischio d’intossicazione di origine vegetale.
Vi è probabilità infatti, che negli spinaci surgelati in questione, si annidi altresì una traccia di stramonio, nota anche come “erba del diavolo”, altamente tossica. Scopriamone di più al riguardo.
Il richiamo è datato 27 gennaio ed ha ad oggetto, per come si accennava, la presenza in confezione di alcune foglioline di stramonio. Si tratta di una pianta che si fatica a distinguere rispetto allo spinacio stesso. Sebbene molto simili, gli effetti sono nettamente anteposti. Se lo spinacio è commestibile e anzi dalle proprietà salutari in termini di alimentazione, lo stesso non può dirsi per lo stramonio.
L’erba del diavolo infatti, non è commestibile e il suo ingerimento comporta un’intossicazione alimentare certa. Il punto è che, se non in tutte le confezioni, è stato rilevato che in diverse confezioni del prodotto surgelato è presente anche una traccia di stramonio che l’utente non distinguerebbe mai nell’insieme.
Per esteso è un’intossicazione vegetale da corpi estranei, quella di cui si lamenta il rischio, e che ha portato al ritiro delle suddette confezioni dal mercato. Il prodotto ritirato è a marchio Decò, “Spinaci Italiani con mozzarella e condimento ai formaggi”. Ogni confezione pesa 450 g, prodotta dalla Decò Italia S.c.a.r.l, e laddove siano già state acquistate, una o più confezioni, non si consumino ma si riportino al punto vendita dove l’acquisto è avvenuto.
I punti vendita effettuano a quel punto il ritiro. Come avviene in questi casi, trattandosi di un ritiro del prodotto per ragioni sanitarie, non è necessario consegnare anche lo scontrino. L’utente avrà diritto al rimborso con la semplice consegna della confezione al punto vendita.
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