Patologie

Influenza australiana, perché è così violenta: parla la specialista

Influenza australiana – Fonte AdobeStock

Quest’anno la popolazione sta facendo i conti con l’influenza australiana e in molti si chiedono perché sia così violenta.

È dunque intervenuta l’esperta Valentina Paolucci per spiegare i motivi per cui siamo di fronte ad un’influenza così aggressiva.

Quest’anno l’influenza ha colpito prima del previsto e in maniera piuttosto aggressiva; l’australiana infatti ad oggi ha colpito ben più di 1 milione di persone e sembra che ben presto si possa incorrere nel rischio di contaminarsi nuovamente anche sì abbiamo già avuto contatto con il virus e che quindi la curva sia destinata a salire ancora.

Ma perché questa influenza si sta rivelando più violenta del solito? Per fare chiarezza su questo. È intervenuta la dottoressa Valentina Paolucci, pediatra che ha spesso pubblica sul suo profilo notizie e consigli utili per aiutare i genitori a gestire le malattie dei propri figli.

Influenza australiana, ecco perché colpisce con così tanta violenza

Non abbiamo fatto in tempo a lasciarci alle spalle l’incubo del Covid che, nel giro di poche settimane, è scattato l’allarme per l’influenza australiana, che quest’anno sembra colpire con particolare violenza soprattutto i più piccoli. Ma perché ci troviamo davanti ad una situazione di questo tipo? Stando alle parole della dottoressa pediatra Valentina Paolucci questa situazione è dovuta al fatto che negli ultimi due anni non ci siamo immunizzati sufficientemente dei virus influenzali a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Influenza australiana – Fonte AdobeStock

Secondo l’esperta infatti i virus che normalmente circolano in questo periodo e si dimostrano più aggressivi perché hanno terreno fertile rispetto alle nostre difese immunitarie. Per questo abbiamo iniziato ad avere problemi di infezioni da influenza già a partire da ottobre e negli ultimi mesi moltissimi genitori hanno avuto a che fare con laringite e varie infezioni delle vie aeree alte.

In realtà infatti l’influenza australiana non è nient’altro che un ceppo dell’influenza di tipo A, ovvero caratterizzata da febbre molto alta che purtroppo dura per 5-6 giorni ed è accompagnata solitamente da tosse e rinite.

Nonostante comunque la stagione influenzale sia iniziata con largo anticipo e abbia già colpito moltissimi soggetti, il rischio summenzionato di incorrere nuovamente nella contagio di virus influenzale porta gli esperti a consigliare con maggiore forza la somministrazione del vaccino antinfluenzale – che con rischi praticamente inesistenti ci aiuta a tenere a bada i sintomi più violenti.

Claudia Anania

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