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Perché il fritto fa male, parlano gli esperti

La frittura fa male, ci sono dei motivi specifici che vanno valutati – newssalute.it

Le pietanze fritte sono cucinate in tutto il mondo e la frittura in sé è sicuramente un sistema di cottura tra i più diffusi. I piatti fritti sono molto gustosi, ma le conseguenze per la salute non sono esattamente favorevoli. Analizziamo la questione. 

I cibi fritti sono molto ricchi di calorie e grassi trans. Questi ultimi in particolare, sono considerati nocivi. I grassi trans sono molecole lipidiche contenute naturalmente in diverse carni animali.

Ma in un procedimento di frittura l’assorbimento di olio che ne consegue fa sì da aumentare il contenuto calorico delle pietanze e anche la percentuale grassa aumenta.

Ne consegue che il processo digestivo viene appesantito e si incrementa il rischio di contrarre diverse malattie, in particolare di tipo cronico. Questo aspetto è stato rilevato da diversi studi clinici. Parliamo del diabete di tipo 2, la più comune forma di diabete sviluppata poi con l’età (ma in presenza altresì di un’alimentazione sbagliata), oltre a obesità e malattie cardiache.

I sistemi per alleggerire gli effetti

Per il fritto, molto meglio puntare sull’olio d’oliva, che è il top. A seguire altri oli in grado d’attenuare determinati effetti – newssalute.it

Gli effetti su citati possono comunque essere alleggeriti se si opta per fritture preparate in un determinato modo, fermo restando che si dovrebbe limitare ad ogni modo l’uso di fritture. La scelta dell’olio ad esempio, è fondamentale, ed è più sicuro prepararsi una frittura a casa con dell’olio genuino che non fuori.

In molti punti vendita, per non dire la generalità, l’olio usato non si rivela di prima qualità, la quale è anzi scarsa. Un olio che contenga esclusivamente grassi saturi e monoinsaturi è quello del tipo più sano. Oltre all’olio extravergine d’oliva possiamo citare l’olio di avocado e l’olio di cocco nella schiera degli oli maggiormente sani. Ma, come accennato non è che l’uso dei medesimi per fritture non vada limitato.

L’olio d’oliva è in particolare il più stabile per calore e ossidazione, oltre a contenere antiossidanti. Altri oli sarebbero da considerarsi malsani e quindi andrebbero evitati. Vi sono poi ulteriori accorgimenti, quali non riutilizzare l’olio fritto, evitare la dispersione di panatura in padella (la quale deteriora l’olio di frittura), ridurre il tempo di cottura (arrivare alla doratura).

Meglio poi optare per padelle antiaderenti, non superare una temperatura di frittura pari a 140 gradi, ed evitare di salare gli alimenti in fase di frittura, ma solo prima del consumo. Ciò perché il sale in frittura accelera la disgregazione dei grassi.

Michele De Luca

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