Cure

L’insulina la puoi gestire con il cellulare, scoperta incredibile

Strumenti per il controllo del diabete – Fonte Pixabay

Ottime notizie per i diabetici provengono dal campo tecnologico, dal momento che da oggi l’insulina la puoi gestire con il cellulare. Vediamo i dettagli di questa novità incredibile.

Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante per quanto riguarda il controllo del diabete e dei livelli di insulina nel sangue. In commercio, ormai da tempo, è infatti disponibile un sensore che si collega allo smartphone e ti tiene aggiornato sul quadro complessivo della situazione.

Un nuovo strumento però è stato presentato in questi ultimi giorni, capace addirittura di permettere al paziente di gestire anche la somministrazione di insulina grazie al proprio telefono. Ecco come funziona.

Insulina controllata da smartphone: come funziona

In questi giorni è stato presentato a Milano il workshop promosso da Ypsomed Italia dal titolo “Cognitive Artificial Intelligence transforming diabetes management. L’Automated Insulin Delivery (AID) diventa interoperabile“.

Un nome che spiega alla perfezione in cosa consiste il nuovo strumento presentato, un vero salvavita per tutti i soggetti insulino dipendenti. Il nuovo sistema è infatti interamente automatizzato e aiuterà il paziente a tenere sempre sotto controllo la situazione e a mantenere i livelli di insulina sempre stabili.

Il sistema è dotato di un sensore (CGM Dexcom G6) che comunica con lo smartphone il quale, grazie ad un algoritmo, analizza i dati ricevuti. A sua volta il telefono è in grado di dialogare con un microinfusore (il mylife YpsoPump) e, dunque, controlla l’erogazione dell’insulina nell’organismo se i livelli dovessero risultare alterati.

Sensore per il controllo del diabete – Fonte AdobeStock

Questa presentazione rappresenta un enorme passo avanti per il paziente, che avrà finalmente la possibilità di avere una terapia a tutti gli effetti su misura – il che ridurrà significativamente il rischio di complicazioni date dal diabete.

Anche per i diabetologi però questo progetto è una vera e propria salvezza, dal momento che vedranno finalmente cambiare la mole di lavoro e saranno in grado di gestire al meglio le visite per i propri pazienti.

Ovviamente, è sempre bene ricordarlo, l’educazione al percorso terapeutico non deve venire meno e questo strumento non deve far pensare in alcun modo che non sia più essenziale come prima seguire un regime alimentare salutare come quello proposto dalle attuali diete consigliate dai medici esperti nel campo.

Claudia Anania

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