Il 9 maggio è la giornata nazionale del mal di testa, un evento dedicato a questa patologia che spesso risulta molto dolorosa e invalidante. Secondo l’OMS proprio il mal di testa è la patologia che colpisce soprattutto le persone tra 20 e 50 anni e che in questa fascia di età costituisce la maggior causa di disabilità.
Quest’anno diverse associazioni che si occupano del problema hanno deciso di organizzarsi come punti di riferimento, avviando una campagna che possa essere sia di informazione sia di sensibilizzazione, soprattutto facendo riferimento ai social network.
Esiste anche una pagina Facebook dedicata alla giornata nazionale del mal di testa, grazie alla quale, dal 9 al 15 maggio, saranno trasmessi degli eventi in diretta e si potrà interagire con gli esperti per rispondere a molti dubbi sull’emicrania.
Quest’anno principalmente gli esperti si concentreranno su tutti gli aspetti del mal di testa legati agli effetti della quarantena per obbedire alle restrizioni per evitare la diffusione del coronavirus.
Secondo gli esperti la cefalea può colpire una persona su due con episodi che ricorrono almeno una volta all’anno. Nel nostro Paese l’emicrania colpisce il 12% della popolazione. I medici affermano che sia davvero essenziale puntare sulla diagnosi precoce, per riuscire a condurre bene l’evoluzione della patologia. In questo senso l’informazione può davvero essere risolutiva.
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