Cominciano ad essere disponibili i primi dati che riguardano l’uso del farmaco tocilizumab per curare le conseguenze della polmonite determinata dal coronavirus. I dati in particolare provengono dagli ospedali di Brescia, in cui si è visto che ci sono delle buone prospettive. Molto si è discusso di questo farmaco per trattare gli effetti provocati dall’infezione da coronavirus, anche perché il tocilizumab è stato usato fino ad ora soltanto per alcune patologie come l’artrite reumatoide.
Gli esperti hanno chiarito che il tocilizumab è stato somministrato soltanto nei casi in cui l’infezione da coronavirus ha provocato delle condizioni di insufficienza respiratoria grave, che non rispondevano ad altri trattamenti.
È risultato che nel 77% dei pazienti l’uso di questo farmaco ha comportato un miglioramento del loro stato di salute o almeno le loro condizioni si sono stabilizzate. I risultati hanno evidenziato che gli effetti positivi registrati si sono notati dopo le prime 24-72 ore dalla somministrazione del farmaco e a 10 giorni poi da quando il tocilizumab è stato utilizzato.
Per quanto riguarda i dati a livello specifico, gli esperti degli Ospedali Civili di Brescia hanno fatto presente che su 100 pazienti 43 hanno ricevuto il farmaco mentre si trovavano in terapia intensiva e 57 al di fuori di questa unità.
Di questi 57 pazienti il 65% è migliorato, il 12% è rimasto stabile e il 23% non ha riscontrato dei benefici diretti, ma ha registrato un peggioramento. Per quanto riguarda i 43 pazienti trattati in terapia intensiva, il 74% è migliorato, il 2% è rimasto stabile e il 24% non ce l’ha fatta a rimanere in vita.
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