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Coronavirus: il Ministero della Salute allerta i medici di famiglia

Il coronavirus continua a far discutere. Dopo la sua diffusione in Cina, continua l’allarme per questo microrganismo patogeno che, in caso di infezione, potrebbe portare a sviluppare dei sintomi molto simili alla polmonite. Anche il nostro Paese ha deciso di porre una certa attenzione alla questione, mettendo a punto delle regole fondamentali da rispettare, per difendersi opportunamente da eventuali casi sospetti che potrebbero insorgere nel corso del tempo. A questo proposito il Ministero della Salute ha realizzato un apposito documento.

Le indicazioni del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha dettato alcune regole fondamentali che ha diffuso fra i medici di famiglia, anche per riuscire a prevenire eventuali casi di diffusione dell’infezione.

Ha indicato ai medici di famiglia come individuare casi di infezione di coronavirus, come quello diffuso in Cina. Ha specificato che i pazienti presentano un’infezione respiratoria acuta grave, con la manifestazione anche di febbre e tosse, che potrebbero portare al ricovero in ospedale.

Oppure questi sintomi si potrebbero verificare in un operatore sanitario che lavora presso i reparti in cui si curano pazienti con infezioni respiratorie gravi.

Le altre misure prese per fronteggiare l’epidemia

Nel frattempo l’allerta prosegue su vari fronti, cercando di mettere in atto tutte le misure preventive per scongiurare il diffondersi di una vera e propria epidemia.

Nel nostro Paese il Centro nazionale sangue ha stabilito un fermo di 21 giorni per le donazioni di sangue per chi ha viaggiato nella zona cinese in cui si è diffusa l’infezione. A Mosca si starebbe lavorando anche per mettere a punto un vaccino.