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Fibrinogeno alto: che cosa comporta e cura

Cos’è il fibrinogeno alto? Che cosa comporta? Il fibrinogeno è una glicoproteina fondamentale all’interno dell’organismo, che viene sintetizzata dal fegato al fine di favorire la coagulazione del sangue. I livelli di fibrinogeno nel sangue possono essere influenzati da numerosi fattori, per questo è sempre importantissimo misurarlo, anche se in via del tutto generica essi possono essere indicati in questo modo: maggiore è il livello del fibrinogeno nel sangue, maggiore è la sua tendenza a coagulare, e viceversa.

Che cos’è il fibrinogeno e che cosa significa

Il fibrinogeno, conosciuto anche come fattore I della coagulazione, è una glicoproteina plasmatica fondamentale nell’ambito del processo di coagulazione del sangue, che viene sintetizzata direttamente dal fegato, al fine di favorire la coagulazione nel sangue. Si tratta, in generale, del substrato su cui agisce l’enzima proteolitico conosciuto come trombina. Esso serve a convertire il fibrinogeno in fibrina.

I livelli di fibrinogeno nel sangue possono essere determinati da numerosi fattori, tra cui genetici o legati alla presenza di malattie e patologie. Tuttavia, in via del tutto generale, un maggiore livello di fibrinogeno nel sangue indica una sua maggiore tendenza a coagulare, e viceversa.

Cause del fibrinogeno alto

Normalmente, i valori regolari del fibrinogeno sono compresi tra 150 e 400 mg/dl; il valore medio, di solito, è di 225 mg/dl. In molti soggetti può verificarsi un livello di fibrinogeno più alto nella norma, determinato non soltanto da un motivo genetico ma anche da alcune malattie o patologie. Un livello alto è associato a una coagulazione del sangue maggiore, oltre che al rischio di malattie cardiovascolari. Tra le principali cause del fibrinogeno alto ci sono:

  • epatite;
  • ictus;
  • infezioni acute;
  • tumori;
  • malattie infiammatorie (come l’artrite reumatoide);
  • tabagismo;
  • obesità;
  • uso di contraccettivi orali.

Cause del fibrinogeno basso

I livelli di fibrinogeno possono essere non soltanto alti, ma anche bassi, cioè quando si trovano al di sotto dei 150 mg/dl. Molti dei soggetti che sono predisposti geneticamente a emorragie presentano un livello di fibrinogeno più basso. Tra le altre cause che possono portare a una condizione di questo tipo ci sono:

  • malattie del fegato;
  • emofilia;
  • embolia;
  • anemia;
  • fibrinolisi;
  • malnutrizione grave;
  • eclampsia.

Cure per il fibrinogeno alto

Come per la maggior parte degli indicatori come il fibrinogeno, anche lo stesso fattore I della coagulazione non è curabile direttamente. In altre parole, non ci sono cure che agiscono direttamente sulla glicoproteina ma, se si agisce direttamente sulla malattia che determina il suo innalzamento, si cura anche quest’ultimo.

Esistono, tuttavia, delle semplici azioni che, se svolte, possono portare a un abbassamento del livello di fibrinogeno. Tra queste ci sono: curare l’obesità o l’essere sovrappeso, cercando sempre di essere nel proprio peso forma; evitare di bere alcol e fumare; assumere alimenti ricchi di omega-3, omega-6 e acidi grassi e, infine, praticare molta attività fisica, tra cui l’aerobica.