La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che, per entità e localizzazione, può essere confusa con il morbo di Crohn. I sintomi della colite ulcerosa sono ben chiari e, al momento, non esiste una cura definitiva in medicina ma soltanto farmaci che possano alleviarne i sintomi.
Benché possano sembrare molto simili, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono molto diversi tra loro. In entrambi i casi si parla di infiammazione cronica dell’intestino, ma le zone dell’organismo interessate sono differenti.
La colite ulcerosa colpisce l’intestino crasso, generalmente provocando sensazioni di dolore e fastidio dapprima nel retto, poi estendendosi a tutto il colon (nei casi più gravi è richiesta, in effetti, la colectomia).
Nonostante le negatività di questa malattia, essa colpisce soltanto le parti più superficiali dell’intestino crasso, rimanendo relegata soltanto a questa zona dell’organismo. Il morbo di Crohn, invece, può estendersi a tutto il tubo digerente, intaccando anche zone più profonde dell’intestino crasso.
I sintomi della colite ulcerosa sono piuttosto chiari e portano a un riconoscimento molto rapido della malattia stessa. Trovando, essa, il suo punto di partenza nel retto, le prime avvisaglie avvertite dall’organismo sono quelle di intenso dolore all’ano e di una continua sensazione di defecare.
Il dolore aumenta all’estendersi della malattia e le singole manifestazioni di dolore aumentano di intensità al progredire dello stato patologico: una delle risposte più comuni da parte dell’organismo è quella di frequenti scariche diarroiche miste a sangue.
A ciò si accompagnano dolori addominali, sudorazione notturna, affaticamento e perdita di peso. Tutti gli episodi hanno un andamento recidivante: dopo una prima fase di dolori lancinanti, segue una di temporanea cessazione del dolore, a cui fa seguito un ri-acuirsi dei sintomi stessi che caratterizzano la malattia.
Non si conosce una causa certa che possa dare origine a fenomeni di colite ulcerosa, nonostante le ipotesi in merito siano tante. Un tempo si pensava che il principale fattore fosse lo stress: smentita questa ipotesi, non è da sottovalutare comunque il ruolo dello stesso, che può comunque favorire l’esacerbazione della malattia.
In medicina si è concordi nel pensare che la colite ulcerosa possa essere causata da un virus o da un batterio specifico (di cui attualmente non si conosce l’identità) che provoca una risposta infiammatoria superiore alla norma. Anche la pista genetica è da prendere in considerazione: è stato dimostrato che l’incidenza è maggiore nei soggetti la cui famiglia è affetta dalla stessa malattia.
Allo stadio attuale, la colite ulcerosa non conosce un trattamento medico o una cura che siano definitivi. Per questo motivo, i farmaci somministrati o i trattamenti effettuati sono volti soltanto alla riduzione dei sintomi e alla prevenzione di complicanze future.
Il primo passo, in ambito medico, è la somministrazione di antidolorifici che possano ridurre le forti sensazioni di dolore provate. Nel caso in cui il paziente non risponda alla cura antidolorifica, c’è il ricorso alla resezione parziale o totale del colon (colectomia).
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