Nonostante tutte le controversie legate ad esso, il succo di Noni è sicuramente una delle sostanze più conosciute in materia terapeutica, grazie ai suoi particolari e numerosi effetti benefici. Sono tante, infatti, le proprietà che rendono questo succo importantissimo per la salute, anche se non mancano le controindicazioni.
Il succo di Noni è un preparato che si estrae dai frutti della Morinda Citrifolia, comunemente conosciuta come Noni: si tratta di una pianta sempreverde che vive e cresce nelle zone più calde del sud est asiatico. Dal suo frutto si ricava un succo molto acido, dall’odore forte e dal caratteristico colore marrone scuro.
Tuttavia, pur di essere immesso nel mercato a costi accessibili, il succo di Noni viene di solito mischiato ad altri succhi, che contribuiscono a far perdere le maggior parte delle sue proprietà: la sua consistenza densa e tutte le altre caratteristiche fanno del succo di Noni un importantissimo preparato, che però difficilmente viene venduto così come viene estratto dal frutto. Per questo motivo, le controversie sul succo si moltiplicano.
La procedura per preparare il succo di Noni è molto semplice, soprattutto se li si vuole assumere senza la miscela con altri succhi o zuccherato con sciroppi. Per ottenere il preparato bisogna disporre del frutto maturo e di un contenitore opportunamente sterilizzato: per essere sicuri del fatto che il frutto di Noni sia maturo, il suo colore dovrà essere giallo intenso.
Inserito il frutto all’interno di un contenitore, bisogna aspettare che rilascerà il suo caratteristico succo in 6-8 settimane: è preferibile lasciare il contenitore al sole, per favorire il processo. Un passaggio non obbligato, anche se importante, riguarda la pastorizzazione del succo, opportunamente inserito in un altro contenitore dopo aver filtrato ogni impurità: facendolo bollire ad 82°C si potrà avere la sicurezza di una più lunga conservazione e di minori contaminazioni. Per eliminare ogni rischio di contaminazione si dovrà testare il pH, che se inferiore a 3.5 indicherà una fermentazione corretta. E’ opportuno, infine, lasciare il succo in frigorifero.
Altra causa che genera controversie è dettata dalle proprietà del succo di Noni. Se è vero che le caratteristiche positive del succo sono molteplici, è pur vero che il preparato presenta anche delle controindicazioni non da poco. Si può dire, però, che gli effetti benefici superano di gran lunga quelli negativi.
Per questi motivi il succo di Noni fa bene:
Il preparato, però, presenta anche alcune controindicazioni: non deve essere assolutamente assunto dai soggetti con insufficienza renale e malattie epatiche, dato l’alta percentuale di potassio contenuta al suo interno. Inoltre, si sconsiglia di consumare il succo se si è in gravidanza o in fase di allattamento.
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